San Giovanni l’Elemosiniere raccontava una storia per incoraggiare le persone ad essere generoseQuando facciamo l’elemosina ai poveri, non riusciamo a “vedere” l’effetto totale delle nostre buone azioni. Ciò che facciamo non solo beneficia (auspicabilmente) la persona che riceve il dono, ma ha anche un impatto sulla nostra anima, più grande di quanto possiamo immaginare.
San Giovanni l’Elemosiniere, santo vescovo di Alessandria nel VII secolo, cercava di incoraggiare le persone ad essere generose con i poveri raccontando questa storia:
“C’era un certo Pietro, esattore, molto ricco e potente ma senza alcuna pietà nei confronti dei poveri. Quando questi bussarono alla loro porta li cacciò via con rabbia, e nessuno aveva mai ricevuto l’elemosina da lui.
Uno di quegli uomini disse: ‘Cosa mi darete se riuscirò a ottenere qualcosa da lui oggi?’ Gli altri scommisero, e lui andò a casa di Pietro a chiedere l’elemosina.
Pietro tornò a casa in quel momento e vide il povero alla sua porta. Proprio in quel momento il suo schiavo stava portando delle pagnotte in casa, e Pietro, non trovando sassi da gettare, afferrò una pagnotta e la gettò con rabbia al mendicante. L’uomo la prese e corse dai suoi compagni, mostrando loro l’elemosina che aveva ricevuto dall’esattore.
Due giorni dopo quell’uomo ricco si ammalò gravemente, e si vide in una visione davanti al Giudice. Alcuni uomini vestiti di nero stavano impilando le sue cattive azioni su un piatto della bilancia, mentre dall’altra parte c’erano degli individui vestiti di bianco che sembravano tristi perché non riuscivano a trovare nulla da mettere sul loro piatto. Uno di questi disse: ‘Non abbiamo nient’altro che una pagnotta, che ha dato con riluttanza a Cristo due giorni fa’. Mise la pagnotta sul piatto della bilancia, e quella sembrò equilibrare le cattive azioni dall’altro lato. Gli angeli vestiti di bianco gli dissero: ‘Aggiungi qualcosa a questa pagnotta, o i demoni si impadroniranno di te!’
Quel sogno ebbe un profondo effetto su Pietro l’esattore, che si svegliò deciso ad essere più generoso con i poveri. Iniziò donando il suo mantello a un uomo che non aveva nulla. In seguito gli venne rivelato che quell’uomo era Gesù stesso. Da quel momento Pietro condusse una vita virtuosa, e divenne una cosa sola con i poveri della sua comunità”.
San Giovanni aveva capito che la nostra generosità nei confronti dei poveri può avere un profondo effetto spirituale sulla nostra vita. L’elemosina è un’azione che aiuta a purificare la nostra anima e ci avvicina a Dio. La nostra generosità in vita avrà un impatto diretto sul nostro destino eterno.
Come ha detto Gesù ai suoi discepoli, “Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi” (Matteo 25, 34-36).