C’entra la Madonna. Il Papa lo ha spiegato durante la trasmissione “Ave Maria”
«Quando Dio è entrato nel mondo per Maria, è entrato in pazienza». Lo afferma Papa Francesco, nella decima puntata del programma ‘Ave Maria’, condotto da don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in onda su Tv2000 martedì 18 dicembre.
Dio è paziente
«Quando vedo il popolo cristiano paziente (gli ammalati che accettano la malattia, le mamme di famiglia, gli anziani soli che tollerano di esserlo, i detenuti e i tanti che sopportano il dolore con pazienza) – aggiunge il Papa – penso che chi patisce con pazienza si collega alla passione di Dio in Cristo. Ecco, quando penso ai segni di speranza, la parola che mi vien in mente è proprio pazienza».
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Avanti con speranza!
Il programma, nato dalla collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Tv2000, è strutturato in undici puntate, nel corso delle quali don Marco conversa con il Papa sulla preghiera più conosciuta al mondo e incontra noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo.
«Entrare in pazienza – prosegue il Papa – è la capacità di portare sulle spalle le cose della vita ma portarle con una speranza, portarle guardando avanti. Solo un appassionato è capace di pazienza. Chi non ha l’esperienza della passione cristiana, di essere appassionato, al massimo può arrivare alla tolleranza».
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Chierici maschi
Papa Francesco ribadisce poi che «la Chiesa è donna, la Chiesa non è maschio, non è ‘il’ Chiesa. Noi chierici siamo maschi, ma noi non siamo la Chiesa. La Chiesa è donna perché è sposa. Maria è donna, è sposa di Giuseppe, pienamente accogliente dello Spirito Santo e dunque Madre di Cristo e della Chiesa. Quest’ultima è la sposa di Cristo. C’è una percezione della ‘maternalità’ della Chiesa che viene dalla ‘maternalità’ di Maria, della tenerezza della Chiesa che viene dalla tenerezza di Maria».
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Anima femminile
«La Chiesa è “donna” — aveva ribadito Francesco anche in una recente omelia a Santa Marta (L’Osservatore Romano, 18 maggio 2018) — e quando noi pensiamo al ruolo della donna nella Chiesa dobbiamo risalire fino a questa fonte: Maria, madre». E «la Chiesa è “donna” perché è madre, perché è capace di “partorire figli”: la sua anima è femminile perché è madre, è capace di partorire atteggiamenti di fecondità».
Più funzioni alle donne
«La maternità di Maria è una cosa grande» aveva insistito il Pontefice. Dio infatti «ha voluto nascere da donna per insegnarci questa strada». Di più, «Dio si è innamorato del suo popolo come uno sposo con la sposa: questo si dice nell’antico Testamento. Ed è «un mistero grande». Come conseguenza, ha proseguito Francesco, «noi possiamo pensare» che «se la Chiesa è madre, le donne dovranno avere funzioni nella Chiesa: sì, è vero, dovranno avere funzioni, tante funzioni che fanno, grazie a Dio sono di più le funzioni che le donne hanno nella Chiesa».
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