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Terence Hill: ecco chi mi ha ridato l’entusiasmo di sentirmi cristiano

TERENCE HILL

dpatop - 20 August 2018, Germany, Dresden: The Italian actor Terence Hill comes to the German premiere of his film "Mein Name ist Somebody - Zwei F‰uste kekehren zur¸ck". Hill also directed and wrote the tragicomedy. Photo: Sebastian Kahnert/dpa-Zentralbild/dpa

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 05/12/18
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L’attore e regista: la svolta è arrivata grazie ai libri di fratel Carlo Carretto

In occasione dell’uscita di “Il mio nome è Thomas“, l’ultimo film diretto e interpretato da Terence Hill, l’attore e regista ha rilasciato a Famiglia Cristiana (5 dicembre) un clip in cui svela che un religioso italiano gli ha fatto cambiare il suo rapporto con la fede.

Siamo negli anni ’70 e Terence Hill (pseudonimo di Mario Girotti) è nel pieno del successo. Ha girato i primi “spaghetti western” insieme all’amico Bud Spencer, incassando un buon successo di pubblico e critica, e decide di trasferirsi per un periodo negli Stati Uniti, partecipando ad alcune produzioni hollywoodiane.

La scoperta di fratel Carlo

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In America l’attore scopre i libri di un religioso, allora vivente, fratel Carlo Carretto (1919-1988), autore di “Lettere nel deserto” e di altri volumi in cui Terence rispecchia il suo pensiero. «Molti negli Usa lo conoscevano e lo apprezzavano. Giravano una ventina di libri di Carretto che in Italia neppure si trovavano. Io mi sono subito entusiasmato per il modo suo di rapportarsi con il mistero (di Cristo ndr). Le parole con cui si esprimeva erano semplici, dirette: non c’era tutta quella costruzione pesante che si ritrovava nei testi della chiesa americana del tempo».


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“Ha anticipato il messaggio di Papa Francesco”

«A me – prosegue l’attore – Carretto ha dato l’entusiasmo di essere cristiano», nonostante in quel periodo, «se tu avevi delle cose dentro era meglio che non le dicevi, se no passavi per stupidello». E’ come se gli avesse mostrato il bello di manifestare la fede, senza remore. «Ha anticipato il messaggio di Papa Francesco», si spinge a dire Terence Hill.

La vita contemplativa

Religioso della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo, fratel Carlo a 44 anni abbracciò la vita contemplativa nel deserto del Sahara, in una fraternità nel cuore dell’Algeria. Fu la svolta della sua vita: Dio e la preghiera caratterizzavano le sue giornate, insieme alla passione per la scrittura.

“Vero impenetrabile mistero”

Ecco uno dei passi nei suoi scritti, che ha conquistato anche Terence Hill:

«Il mistero della Chiesa di Cristo, vero impenetrabile mistero, ha il potere di darmi la santità ed è fatta tutta quanta, dal primo all’ultimo, di soli peccatori, e che peccatori! Ha la fede onnipotente e invincibile di rinnovare il mistero eucaristico, ed è composta di uomini deboli che brancolano nel buio e che si battono ogni giorno contro la tentazione di perdere la fede. Porta un messaggio di pura trasparenza ed è incarnata in una pasta sporca, come è sporco il mondo. Parla della dolcezza del Maestro, della sua non-violenza, e nella storia ha mandato eserciti a sbudellare infedeli e torturare eresiarchi. Trasmette un messaggio di evangelica povertà, e non fa che cercare denaro e alleanze con i potenti».



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