Come identificare un santo che s’incontra in una nicchia per strada, in un museo, in una chiesa, sotto forma di statua o di dipinto? Aleteia vi offre delle chiavi per riconoscere i simboli di ogni personaggio e diventare imbattibili nel campo. Oggi santa Barbara.
Santa Barbara è generalmente rappresentata incoronata e con una torre a trifora che ricorda l’imprigionamento che subì da parte del padre. In Germania la si trova talvolta con una pisside sormontata da un’ostia, perché è la garante della buona morte per i suoi protetti. Ella è pure, talvolta, accompagnata da un pavone o da una piuma di pavone, che simboleggia la risurrezione e l’immortalità.
Vita e leggenda
Secondo la leggenda, santa Barbara sarebbe nata a Nicomedia. Suo padre, pagano, nello scrupolo di sottrarla allo sguardo degli uomini o per evitare che divenisse l’oggetto del proselitismo cristiano, la rinchiuse in una torre con due finestre. Un’altra leggenda racconta che avrebbe voluto maritarla a forza, ma che la ragazza si sarebbe rifiutata per consacrarsi a Cristo. Un giorno un sacerdote, travestito da medico, s’introdusse nella torre e la battezzò. Da neofita ella chiese dunque a degli operai di aprire una terza finestra nella torre, per simboleggiare la Trinità. Suo padre, furioso nell’apprendere la notizia, volle metterla a morte. La ragazza fuggì e si nascose nei pressi di una rupe. Tradita da un pastore, il padre la ritrovò e la mandò in prigione, dove la giovane subì numerosi supplizi: la fustigarono, ne straziarono le carni con spazzole di ferro, la ustionarono con lame roventi… e suo padre finì per decapitarla con le proprie mani. In quel momento fu colpito da una folgore e morì.
Secondo la leggenda, dei cristiani vennero a domandare il suo corpo. La definirono “la giovane donna barbara”, non volendo utilizzare il suo nome pagano né quello cristiano (per non farsi smascherare). In ragione di questo appellativo la martire divenne nota col nome di santa Barbara.
Patrona
Santa Barbara protegge dalla folgore ed è patrona degli artiglieri, dei minatori e dei trasportatori.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]