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Il calendario d’avvento al contrario, per donare anziché ricevere

CALENDARIO, AVVENTO, NATALE
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Gesù si è donato Bambino al mondo e anche ai nostri bambini appartiene questo stupore ed entusiasmo nel dare, ancora di più che nell’avere.Carissime folli donne cattoliche, sta per iniziare il percorso di Avvento che come ogni anno ci accompagnerà e ci aiuterà a prepararci giorno dopo giorno alla nascita di Gesù, del nostro Signore e Salvatore.
Per cui vogliamo proporvi un avvento alternativo, facile da mettere in pratica con 3 semplici passi:
1- Fai la differenza!
2- Ogni piccola cosa aiuta.
3- Diffondi l’amore!
Per farlo vi proponiamo due alternative più una.


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Questo periodo è ricco di consumismo, di regali, di doni fatti a chi amiamo e doni ricevuti, magari anche molto costosi e il calendario dell’avvento diventa un semplice calendario dove ai bambini importa solo del dolcetto o del cioccolatino e nulla di più.
Online si trovano tantissimi modi per creare un calendario dell’avvento non solo goloso ma anche che possa arricchire lo spirito sia per grandi che per piccini.

Quello che invece vi proponiamo oggi, è un calendario dell’avvento al contrario …e un’attività per il giorno di Natale; un modo per trasmettere anche ai bambini un modo concreto per essere cristiani nella vita quotidiana.

Calendario dell’avvento al contrario????
Si!!! In questo modo, il calendario dell’avvento ci fa veramente vivere e mettere in pratica il nostro essere cristiani ogni singolo giorno dal primo all’ultimo giorno di avvento.
In questo caso non si riceve un dono al giorno ma si dovrà fare un dono al giorno; anziché aprire la casellina per prenderti il tuo bel cioccolatino, metti qualcosa in un cestino oppure in una busta.
Ogni giorno dovrete mettere da parte una cosa diversa e al termine dell’avvento la donerete a chi ne ha bisogno tramite la parrocchia, associazioni oppure personalmente se conoscete chi può averne bisogno. Sono piccoli atti di generosità che fanno una grande differenza.

In che modo è possibile fare il  calendario dell’avvento al contrario?

Noi vi daremo due opzioni diverse in modo che ognuno possa decidere quale fare in base anche alle proprie possibilità.

Prima  di tutto dovete cercare  un ente di beneficenza, oppure chiedete in parrocchia per sapere se  serve qualcosa di specifico, in qualsiasi caso, anche se conoscete qualcuno che ne ha bisogno, le cose importanti sono le stesse della colletta alimentare con aggiunta di articoli per la pulizia quotidiana e da toeletta.

Non ci è lecito “passare oltre“ con indifferenza, ma dobbiamo fermarci accanto a chi soffre, chiunque esso sia. E far dono di se stesso. (Giovanni Paolo II)

1. Il Cestino/scatola

Consiste nel preparare un cestino o meglio, una scatola, già divisa in 24 scomparti numerati in modo da vedere piano piano la scatola che si riempie.
Potete renderla più carina ricoprendola con carta regalo come nella foto qui di seguito.

Preparate una lista di cose che vorreste mettere oppure potete decidere di giorno in giorno parandone con i bambini magari anche in base a quello che avete vissuto durante la giornata oppure se leggendo il vangelo del giorno avete avuto qualche spunto per capire cosa aggiungere.
Ogni giorno a turni mettete ciò che ritenete opportuno, sia donazioni alimentari come un pacco di pasta, di riso, oppure della farina, tonno etc… oppure un giocattolo, articoli da toeletta come salviettine umidificate, spazzolino e dentifricio, bagnoschiuma, abiti usati etc…
Una volta terminato, portate tutto dove avete deciso oppure a chi avete deciso, sicuramente per loro sarà un regalo di Natale meraviglioso, il più bello che avrebbero potuto desiderare.


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2. Il Sacchetto (Blessing Bag)

Il sacchetto è impostato in modo simile, ma con cose più essenziali e meno voluminose perchè lo scopo è sempre quello di donare ai bisognosi ma direttamente ai senzatetto e a chi sappiamo possa essere in difficoltà, a chi non ha una casa.
In poche parole è un “sacchetto delle benedizioni” che potete creare durante l’avvento e tenere  in auto in modo che se doveste incontrare qualcuno bisognoso lo avete sempre a portata di mano ed è un ottimo modo per trasmettere ai figli il senso di “aiutare il prossimo”.
In questo sacchetto potete mettere degli snack (e un succo), spazzolino e dentifricio, calze calde, una berretta, guanti, salviettine umidificate, una banconota o delle monete, fazzoletti di carta, per le donne anche degli assorbenti.
Inoltre potete anche inserire i campioncini di shampoo e doccia schiuma, quelli nelle bustine cosi occupano poco spazio.

Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio, che sta scrivendo e inviando una lettera d’amore al mondo.
(Madre Teresa di Calcutta)+

Ora invece passiamo all’attività da fare il giorno di Natale.

Blessing Jar ovvero il Barattolo delle Benedizioni.

In cosa consiste il “Barattolo delle Benedizioni”?

È un semplice barattolo con all’interno dei bigliettini scritti a mano con passi del Vangelo da donare ai parenti e a chi vedremo il giorno di Natale come benedizione per quel giorno.
Lo potete tenere in borsa se andate a fare il giro di auguri dai parenti e una volta arrivati, come augurio gli dite di estrarre un bigliettino con una benedizione per loro.
Se invece siete voi a ricevere le persone, potete mettere il barattolo al centro del tavolo oppure sul tavolino accanto alla porta e potete far estrarre il biglietto appena arrivano oppure a fine visita.


DIY CALENDRIER DE L'AVENT VILLAGE SUSPENDU
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In alternativa ai bigliettini, potete scrivere dei versetti sugli stecchi simili a quelli dei ghiaccioli, in commercio trovate quelli più larghi, in modo che possa essere utilizzato anche come segnalibro.

“Amando il prossimo e prendendotene cura, percorri la tua strada. Aiuta, quindi, chi è al tuo fianco mentre cammini in questo mondo, e arriverai accanto a colui con il quale desideri rimanere per sempre” – Sant’Agostino

Alcuni semplici spunti per poter vivere un Avvento diverso dal solito, volto all’altro, al donare senza ricevere nulla in cambio, quel donare con la “D” maiuscola, come Gesù ci ha sempre insegnato.
Buon inizio di Avvento a tutti e che possa essere un percorso di riscoperta dell’essere cristiani al servizio del prossimo.
Buon cammino.
Cristina

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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