Penso a san Francesco, che è morto sulla terra umida di Ottobre. Penso al mio matrimonio che pur essendo edificato sulla Roccia non può starsene chiuso in casa, ma affrontare le intemperie del reale.Sarà che è un mese che sta piovendo e sarà che oggi è il 1°di Novembre…ma a me, oltre a venir fame (ma questa è un’altra storia) è venuta voglia di scrivere.
Come dicevamo: piove. Ha piovuto tanto e in questi giorni siamo stati costretti a volte a star chiusi in casa. Ma che bello star chiusi in casa. Che bello il tepore delle 4 mura che ti avvolgono, del divano che ti racchiude come un panino fa con la mortadella (o con il tofu se siete vegani); che bello stare a casa mentre fuori piove e tu stai nella tua casetta che è stata costruita sulla solida Roccia.
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Si, i tuoi parenti non si aspettavano che alla fine avresti deciso di sposarti e per giunta nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato sul fatto che avresti pure iniziato un cammino di conversione prima di sposarti. Ebbene si. Lo hai fatto. Hai fatto la cosa giusta, hai scelto la parte migliore, hai scelto Gesù, hai scelto di costruire il tuo matrimonio sulla Roccia che è Cristo stesso. Bravo.
E sei li che ti guardi allo specchio e ti fai i complimenti per quanto stai riuscendo a diventare cattolico. Hai perfino indossato un maglioncino sulla camicia ultimamente. Mamma mia che cattolicone che sei diventato. Bravo.
Hai scelto la parte migliore. Bravissimo, ma hai tralasciato alcuni minuscoli dettagli.
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Sei sulla Roccia, sei su Cristo che ti dice di seguirLo (ehm, una Roccia che cammina e ti chiede di essere seguita avrebbe già dovuto metterti in guardia; sei un po’ tonto, ammettiamolo); ti sei innamorato di Gesù quando con le Beatitudini ti ha fatto sentire compreso, soprattutto hai pensato che almeno tutte le volte che qualcuno ti ha preso in giro perché hai le orecchie a sventola non lo ha fatto invano, ma è servito per aiutarti ad essere beato perché ti perseguitano.
Ma hai dimenticato che, oltre alle coccole (poche) e alla stabilità (ancora meno, soprattutto quella mentale) che Gesù ti dona, la Roccia che cammina ti chiede anche di camminare sulle acque.
(pausa riflessiva: ci sei rimasto maluccio eh?)
E ti chiedi: Come sulle acque? Io ho costruito sulla solida Roccia e ora mi ritrovo a dover camminare sulle acque? E’ come se avessi comprato una casa sulle Dolomiti e mi ritrovassi invece a vivere in Laguna a Venezia??? (Me lo avevano detto che ero tonto…). Ma che storia è mai questa? Rivoglio essere rimborsato!!
Io volevo la stabilità: Sole/Cuore/Amore e adesso col diluvio che sta venendo giù devo assecondare mia figlia che vuole andare a fare una passeggiata e mi costringe a bagnarmi i piedi che sono più contento quando stanno così asciutti!!!?
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Piove e devo andare con mia moglie a fare la spesa in quel supermercato che appena ci entro mi sento affetto da NOIAlgite mortale!!!
Viene giù l’acquazzone e devo: 1 – Consigliare i dubbiosi 2 – Insegnare agli ignoranti 3 – Ammonire i peccatori 4 – Consolare gli afflitti 5 – Perdonare le offese 6 – Sopportare pazientemente le persone moleste 7 – Pregare Dio per i vivi e per i morti (e queste cose posso farle anche comodamente dal mio divano…ma poi devo anche: 1 – Dar da mangiare agli affamati 2 – Dar da bere agli assetati 3 – Vestire gli ignudi 4 – Alloggiare i pellegrini 5 – Visitare gli infermi 6 – Visitare i carcerati 7 – Seppellire i morti…
Ma insomma, in una parola: comodità addio!!!
Poi guardo il calendario: oggi è il 1° Novembre, festa di tutti i Santi e penso velocemente a qualcuno di loro e mi accorgo che sono persone strane, col cuore sulla Roccia e i piedi nell’Acqua, persone che hanno attraversato diluvi e temporali con i loro piedi, eppure erano stabili e il loro cuore al calduccio; persone che gli è venuta l’artrosi a furia di “Stareammmollo” nelle vicende del mondo eppure al momento di salutare la vita lo hanno fatto con gioia e in pace.
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Penso a san Francesco, che è morto sulla terra umida di Ottobre a Santa Maria degli Angeli e immagino invece il suo cuore seduto stabilmente accanto al trono di Dio.
Che strano, forse il mio matrimonio – visto che mi sono sposato in Chiesa ed ho ricevuto un Sacramento – mi richiede questo: vivere facendomi venire i santi reumatismi, tipico effetto collaterale di un amore stabile su quella Roccia chiamata Gesù.
Tipico di chi segue il Signore ovunque, anche nelle mareggiate della vita.