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Linda è sola, incinta, quasi disperata. Ma poi incontra Paola Bonzi

PREGNANT WOMAN
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Paola Bonzi - pubblicato il 24/10/18
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Un’altra storia di miseria e abbandono che ci interpella. Come non pensare alle parole del Papa contro la peste dell’indifferenza che ammorba le nostre società? Grazie a Dio non ha contagiato tutti, però: al CAV Mangiagalli le donne possono trovare ascolto, sostegno e compagnia. Per questo tante cambiano idea e non abortiscono. Come ha fatto Linda“Sono molto preoccupata anzi quasi disperata!”
Così inizia la conversazione con noi Linda gravida alla nona settimana. Ha un’aria dimessa e fa fatica ad alzare gli occhi. Si vergogna!
E’ rimasta da sola con il bambino che aspetta e di cui non ha ancora deciso la sorte.


DONNA SGUARDO
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Sono già stata al consultorio di Bollate dove ho espresso tutti i miei dubbi sulla prosecuzione della gravidanza. Io, infatti, lavoro solo part-time e chissà se i datori di lavoro continueranno a tenermi al loro servizio. Vivo in un posto letto in una stanza con altre tre persone e pago 200 euro mensili. Come farei con un bambino?

“Provi ad andare al Cento di Aiuto alla Vita Mangiagalli, potrebbero darle un aiuto”

Cosi le suggerisce una ginecologa gentile che l’ha ascoltata attentamente cercando una soluzione.
Le preoccupazioni di Linda sono numerose poiché molto del suo guadagno serve per farmaci costosi visto che è affetta da malattie croniche che il servizio sanitario non copre. E’ molto da sola; il marito l’ha lasciata e la sua famiglia è lontana.
Lei, però, ha nel grembo un piccolo bimbo che ha diritto a tutte le nostre cure.
Che cosa fare?

Linda, è giusto che lei si preoccupi visto che le difficoltà sono da verro tante. Noi però stiamo qui anche per lei e ci piacerebbe molto poter dare una mano a lei e al suo bambino.

Mi guarda con aria interrogativa come a chiedersi perché degli sconosciuti dovrebbero occuparsi della sua situazione difficile.
Così le parlo della possibilità di una soluzione abitativa diversa, di un piccolo sussidio mensile, del desiderio di incontrarla ogni mese non solo per sapere delle sue necessità ma soprattutto per sostenerla a livello psicologico, emotivo in modo quasi materno.
I suoi begl’occhi ora quasi brillano.



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Sono felice di avervi incontrato e mi sento più sicura. Farò nascere il mio bambino che sembra aver trovato una grande famiglia.

Evviva! Anche oggi è nata una mamma!

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