Quando l’imbarcazione si è rovesciata in uno dei fiumi più grandi dell’Africa, il presbitero ha dato il suo giubbotto salvagente all’amico. Il corpo non è ancora stato ritrovatoI giornali della Nigeria hanno riportato il gesto eroico di un sacerdote che ha sacrificato la propria vita donando il suo giubbotto salvagente a un amico che stava annegando dopo che l’imbarcazione su cui viaggiavano si è rovesciata nel fiume Niger, uno dei più grandi dell’Africa.
Padre Charles Chukwukelue Ebele era parroco della chiesa di San Giuda Taddeo ad Anambra, e il suo corpo non è stato ancora ritrovato dopo la tragedia, avvenuta il 15 settembre.
La notizia è giunta ai media attraverso le reti sociali. Un utente di Facebook, Azubike Okwuoto Imoka, ha postato una fotografia del sacerdote con questa didascalia:
“Un testimone ha riferito che il padre di un amico a cui il sacerdote stava facendo visita si trovava nella barca insieme a lui quando è avvenuto l’incidente, e ha detto che padre Ebele è rimasto senza ausilio quando l’imbarcazione si è rovesciata perché ha dato il suo giubbotto salvagente all’amico”.
Azubike ha aggiunto che il sacerdote era noto “per la sua umiltà e la dedizione alla comunità cattolica”.
Centinaia di commenti al post hanno offerto preghiere e dimostrato ammirazione e rispetto per padre Ebele e il suo gesto eroico. Eccone uno:
“Non è affatto facile. È un gesto che compirebbe Gesù Cristo” (dottor Ejikeonye Ikechukwu).
Chiediamo a Dio di concedere il riposo eterno a padre Charles Chukwukelue Ebele.