Ecco la testimonianza del vescovo di Vilnius, dove è custodito il dipinto fatto commissionare da Santa Faustina Kowalska
Il Gesù del famoso quadro della Divina Misericordia e l’uomo della Sindone sono sovrapponibili.
In “Suor Faustina e il volto di Gesù Misericordioso” (edizioni Ares), David Murgia ripercorre la storia dell’unico vero dipinto fatto realizzare a Vilnius, capitale della Lituania, dalla Santa polacca, apostola della Divina Misericordia. E in questo viaggio, grazie alla testimonianza di un alto prelato, viene fuori una notizia a dir poco sorprendente.
«Quando ci si addentra nel mistero del Volto santo di Vilnius – spiega Murgia – le sorprese sembrerebbero non finire mai. E l’ultimo colpo di scena ce lo fornisce una fonte autorevole: l’arcivescovo di Vilnius in persona, monsignor Gintaras Linas Grušas».
Ridotto del 30 per cento
Monsignor Grusas ha rivelato al giornalista-scrittore, osservando una copia del quadro (l’originale è stato realizzato da Eugenio Kazimirowski) che «questo Volto, con una riduzione di circa il trenta per cento, è perfettamente sovrapponibile al Volto della Sindone. Abbiamo fatto alcuni esperimenti che confermano questo fatto».
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La Sindone
La Sacra Sindone o Santa Sindone, come sappiamo, è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è impressa l’immagine di un uomo che porta segni di maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nella Passione di Cristo. La tradizione cristiana identifica effettivamente l’uomo con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il corpo nel sepolcro prima della risurrezione.
Per la Chiesa cattolica la Sindone è una delle più importanti reliquie esistenti al mondo.
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Nessun legame
Scrive Murgia: «Cerco di ragionare su ciò che mi dice l’arcivescovo di Vilnius. Non può essere. Kazimirowski finisce di realizzare il Dipinto nel 1934 e la Sindone non era certamente ancora molto conosciuta in quegli anni a queste latitudini e da un artista dichiaratamente ateo. Kazimirowski, con tutta probabilità, non sapeva neanche della sua esistenza o che cosa essa fosse di preciso».
E, in caso contrario, ragiona l’autore di “Suor Faustina e il volto di Gesù Misericordioso”, «mancando la tecnologia di oggi, mi chiedo se avrebbe potuto comparare con precisione le coordinate e le misure dei due volti. In effetti, se proviamo a comparare l’Immagine del Gesù di santa Faustina con la Sacra Sindone, con tutte le cautele del caso, sembrerebbero coincidere perfettamente».
Con il quadro di Cracovia l’esperimento fallisce
Occhi, naso, bocca e volto del Gesù della Divina Misericordia sono sovrapponibili in modo sorprendente con l’Immagine impressa sul sacro Lino. Come se fossero il positivo e il negativo di una stessa fotografia. E ciò accade unicamente se l’esperimento grafico si fa con il Dipinto conservato a Vilnius. «Ho provato, infatti, a ripetere l’esperimento con il quadro di Cracovia, quello realizzato da Adolf Hyla, e non è riuscito» (NELLA FOTO QUI SOTTO).
Oltre al dipinto originale della Divina Misericordia, la Sindone è stata già sovrapposta con successo ad altre due reliquie che richiamerebbero l’esistenza di Gesù: il sudario di Oviedo e il volto santo Manoppello.
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