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Pro-Lifers, la contraccezione non è la risposta che state cercando

BIRTH CONTROL PILL,CONTRACEPTION
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Catholic Link - pubblicato il 12/09/18
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di Pat Thomas

Alcuni pro-lifers credono che i contraccettivi siano uno strumento necessario per aiutare a evitare gli aborti. A molti sembra una cosa logica. I contraccettivi evitano le gravidanze indesiderate, e niente gravidanze indesiderate significa niente aborti. Molti credono quindi che la contraccezione sia la risposta al nostro problema. La questione è tuttavia più complicata di quanto pensano molti, e vorrei condividere i miei pensieri al riguardo spiegando perché non sono d’accordo con questa idea.

Da cattolico, credo che la contraccezione sia una violazione della legge naturale e un’infrazione del progetto divino per l’amore umano. Credo che sia immorale. La mia argomentazione non è comunque strettamente morale. Non mi oppongo alla contraccezione solo perché non mi piace. Non la accetto come mezzo per prevenire gli aborti perché non funziona.

Quando i contraccettivi ormonali sono arrivati per la prima volta sul mercato, erano progettati come metodo di pianificazione familiare. Dovevano infatti essere usati dalle coppie sposate per aiutarle a decidere quanti figli volevano. Negli Stati Uniti all’inizio era illegale per le coppie non sposate comprare contraccettivi ormonali.

Molta gente – e ben presto la maggior parte della gente –, tuttavia, voleva usare i contraccettivi per scopi diversi. Non si voleva che il sesso occasionale avesse delle conseguenze. Si volevano usare i contraccettivi come mezzo per “liberare” il sesso dal matrimonio e dalla creazione della vita.

Secondo uno studio del 2014 del Guttmacher Institute (un’organizzazione pro-choice), solo il 14% delle madri che si sottoponeva all’aborto era sposato. “L’indice degli aborti del 2014 dello 0,4 per le pazienti sposate indica che erano sostanzialmente non rappresentate tra le pazienti dell’aborto rispetto a tutte le donne in età riproduttiva”. È chiaro che il sesso fuori dal matrimonio è responsabile della stragrande maggioranza degli aborti.

Al di là delle obiezioni morali, si potrebbe dire che la contraccezione ha spesso successo nell’evitare le gravidanze a livello micro (individuale). A livello macro (sociale), tuttavia, i contraccettivi hanno distrutto il legame sociale esclusivo tra sesso e matrimonio, che si è rivelato piuttosto problematico. Se i contraccettivi economici, efficaci e facilmente accessibili sono riusciti a evitare che le donne non sposate rimanessero incinte, come affermano spesso i loro sostenitori, la percentuale delle nascite al di fuori del vincolo matrimoniale sarebbe quasi dello 0%, ma questo è ben lungi dall’essere vero.

Secondo un rapporto del 2014 dei CDC (Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattia), il 40,2% dei bambini negli Stati Uniti nasce da donne non sposate. Considerando che la stragrande maggioranza dei bambini che vengono abortiti (e quindi non sono nati) era di donne non sposate, la percentuale di concepimento nelle donne non sposate è ancora più alta di quella delle nascite. In base ad alcuni calcoli eseguiti con le statistiche del 2014 fornite dai CDC e dal Guttmacher Institute, il 46,6% dei bambini americani è concepito da genitori non sposati.

Se l’idea che la contraccezione eviti alle donne non sposate di rimanere incinte sembra accattivante nella teoria, gli scienziati sociali hanno scoperto che la realtà del comportamento umano è diversa, e i dati lo provano. Il vero risultato di una contraccezione economica e accessibile sono stati molti più bambini concepiti al di fuori del vincolo matrimoniale, e quindi più bambini che rischiano fortemente di essere abortiti (ricordate che l’86% delle donne che abortiscono non è sposata).

Non possiamo cambiare tutto il mondo e non cancelleremo mai completamente l’aborto, anche se lo renderemo illegale, ma possiamo sicuramente cambiare il nostro piccolo angolo di mondo e salvare qualche vita. Se insegniamo ai giovani nelle nostre comunità ecclesiali a rispettare i legami naturali tra sesso, matrimonio e vita verranno salvate molte esistenze. Se educhiamo le persone sui tanti benefici del rimandare il sesso a dopo il matrimonio, non prenderanno neanche in considerazione l’idea di abortire. E se rimaniamo fedeli alla difesa della visione virtuosa divina dell’amore umano, possiamo essere certi che il nostro Padre celeste ci aiuterà nella nostra missione di difendere ogni vita umana.

L’aspetto complicato di questa azione è che non riusciamo sempre a vedere la differenza che facciamo. Quando offriamo un pasto a un povero, sappiamo esattamente cosa gli abbiamo dato e ci possiamo dare una piccola pacca sulla spalla sapendo che i nostri sforzi hanno avuto successo.

L’azione pro-life in genere non è così. Non puoi sapere se la tua testimonianza ha ispirato qualcun altro a dire “No” all’aborto. Un buon catechista non può sapere quanti aborti ha evitato insegnando ai suoi allievi la verità sul sesso e sul matrimonio. Ma Dio lo sa. Dio vede sempre i frutti del nostro lavoro, aprezza sempre quando lavoriamo per realizzare un cambiamento positivo nel mondo, anche se non lo riusciamo a vedere personalmente. E alla fine è questo che conta di più.

Dio non ti chiama ad avere successo; ti chiama ad essere fedele
Santa Teresa di Calcutta

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