Don Oscar Comba, prete di un paesino del Monferrato, produce orecchini, collane, insieme ai suoi ragazzi e li vende nei mercatini!
Don Oscar Comba, 56 anni, parroco di San Giorgio Monferrato, paesino di mille anime in provincia di Alessandria, ha coinvolto in un “prezioso” hobby, ragazzi e ragazze dell’oratorio.
Orecchini e collane
Insieme a loro don Comba – che ha ben presente i costi che si devono affrontare in una parrocchia – dedica il ricavato della vendita di quanto realizza nel poco tempo libero a disposizione alle necessità materiali della chiesa. Orecchini, collane, piccoli pendenti diventano così preziosi regali di Natale o per compleanni, anniversari di nozze, idee per festeggiare una laurea (La Stampa, 3 settembre).
Scopo “terapeutico”
«Mi ci sono appassionato sempre più – dice – e ritaglio piccoli spazi di tempo, qualche volta sottraendo ore al sonno, per impegnarmi a fare qualcosa di particolare, un’attività che mi rimette in pace con me stesso, quando vengo a contatto con situazioni tristi o difficili di alcuni nuclei familiari». Insomma uno scopo «terapeutico», che don Oscar, pur non dicendolo, ha traslato sui ragazzi dell’oratorio.
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Dove si vendono i gioielli
I manufatti sono vivaci, colorati e con un design molto gradevole. Le vendite sono buone. Si può trovare don Comba con i suoi ragazzi ai mercatini di diversi paesi del Monferrato: Rosignano, Cereseto, Cella Monte, Villanova, ma non manca mai, a Pasquetta, alla Fiera degli antichi mestieri di Conzano.
I malati terminali
Gioielli ma non solo. Il parroco è anche in campo per la difesa dei cittadini del suo paese, che si trova in un comprensorio dove l’incidenza dei tumori è molto più alta della media nazionale, a causa degli impianti industriali che producevano eternit, poi bonificato.
«Siamo accanto alle famiglie e ai malati terminali dell’hospice, anche giovani», spiega don Oscar. A 30 anni dalla chiusura degli impianti, il mesotelioma pleurico tuttora miete vittime ben oltre la media nazionale (82 casi ogni 100 mila abitanti): qui siamo a oltre 1.500 su 37 mila cittadini (www.sovvenire.it).
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Parroco social
Infine il parroco di San Giorgio è anche molto social. Oltre che diffondere le foto delle produzioni artigianali “made in oratorio”, dispensa spesso pillole di Vangelo ai suoi fedeli. Perché le porte della evangelizzazione oggi non possono non passare attraverso i social network.
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