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Tosca d’Aquino: sono innamorata della Madonna di Pompei, davanti a Lei piango di gioia!

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Paola Belletti - pubblicato il 24/08/18
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L’attrice di origini napoletane vive a Roma ma appena le è possibile torna al santuario campano, dalla Madonna che l’ha sempre aiutata, anche nel dolore del divorzio.Sul nuovo settimanale della San Paolo edizioni, Maria con te, dedicato interamente a Maria e alla devozione del popolo per la nostra Madre celeste, abbiamo incontrato anche Tosca d’Aquino. Quasi impossibile non ricordarla mentre sorride o nella scena di un cult nostrano mentre tormenta l’impacciato Pieraccioni del quale è innamorata, non ricambiata. Piripiiii!

Ha sempre voluto fare l’attrice, fin da piccolissima, lei dice dalla pancia della mamma: i genitori l’hanno trattenuta “fino” ai 14 anni quando ha inaugurato la sua carriera da professionista. Teatro, tv e cinema dove sarà proprio con Il Ciclone a diventare famosa al grande pubblico. Anche lei, come molti personaggi noti dello spettacolo, parla volentieri della propria devozione mariana e in particolare alla Madonna di Pompei:


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«Da buona napoletana sono cresciuta nel suo culto. Sono nata in una famiglia molto credente, ricordo che mia nonna recitava sempre il Rosario. Mio padre è stato malato tanti anni, ma era lui che ci rassicurava, ci dava coraggio, diceva di non preoccuparsi. Diceva: “Io ho fede e ci sarà un’altra vita oltre la morte”. Sin da bambina sono stata portata nel fantastico santuario della Madonna di Pompei e me ne sono subito innamorata. (Ibidem)

Ha due figli e anche loro frequentano il Santuario; li ha educati entrambi nella fede cattolica alla quale si mantiene fedele; è divorziata, Tosca. Ed è proprio durante la crisi col primo marito e nel tentativo di salvare questo matrimonio che sente particolarmente vicina la Madonna. Ora, dichiara sempre al settimanale, soffre intensamente perché non può accostarsi alla Comunione eucaristica.

(…) Ho cercato lì un conforto in un momento difficile, quando stavo per divorziare dal mio primo marito. Mi ero sposata in chiesa e da buona cattolica vivevo quel fallimento in modo lacerante. Ho cercato fino all’ultimo di provare a recuperare il rapporto, ma non è stato davvero possibile. Ancora oggi mi capita spesso di tornarci e porto anche i miei figli che ho cresciuto nella fede. È un santuario bellissimo, e sempre molto emozionante. Quando sono lì provo sempre una grande gioia mista a commozione, tanto che quando mi inginocchio a pregare piango».

 

Sulla fedeltà alla pratica religiosa racconta che è pesantemente impedita dai ritmi imposti dalla sua professione di attrice:

(…)Però quando ne sento il bisogno entro in chiesa a pregare e mi rammarica molto che essendo divorziata non posso fare la Comunione; questo per me è un grande dolore, ma ho fiducia che questo Papa possa risolvere questa condizione così drammatica per molti cristiani. Un altro mio rammarico è non essere ancora riuscita ad andare a Lourdes, mentre mia madre l’ha fatto, ma prima o poi ce la farò.

Certo, il dolore per l’impossibilità di accostarsi al Sacramento è comprensibile e per molte persone deve essere davvero acuto. Eppure questo divieto viene dallo stesso amore all’uomo e alla sua verità che lega i fedeli alla Chiesa.

La verità sul matrimonio e sull’Eucarestia, Sacramento centrale, bene inestimabile di cui dispone solo la Chiesa, non è certamente un intoppo giuridico da risolvere. Confidiamo nel Magistero della Chiesa e nell’assistenza dello Spirito Santo al Sommo Pontefice; sappiamo che a nessuno in nessuna condizione Dio fa mancare i mezzi per guadagnarsi la salvezza.

In fondo ogni vocazione è chiamata alla perfezione e questa non è a mai in saldo, venduta a prezzi stracciati. Di coppie che vivono in castità, come fratello e sorella ne esistono. Potrebbe pensarci anche la signora d’Aquino. In fondo è proprio alla Donna Vergine e Sposa che si affida per la propria vita e per quelli che più ama.


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Quando sono lì provo sempre una grande gioia mista a commozione, tanto che quando mi inginocchio a pregare piango».

Che bello vedere come la Madonna sia davvero mamma per ciascuno di noi: belli brutti ricchi poveri famosi o meno. A Lei non importa, è concentrata sulla cosa più importante: che ognuno arrivi a Suo Figlio e per aiutarci in questo cammino ci viene incontro ovunque ci troviamo.

A livello professionale Tosca D’Aquino quest’anno è stata chiamata a presentare un importante evento religioso, Una voce per Padre Pio, che con la sua conduzione andrà in onda a settembre su Tv2000. «Per me è stato un onore, perché ho una devozione particolare per padre Pio, così come per san Gennaro». Nella sua carriera Tosca D’Aquino ha anche interpretato figure di rilievo della cristianità. È stata la madre di papa Giovanni XXIII, e santa Chiara nel film di Vincenzo Salemme Volesse il cielo.Nella fiction su padre Pio ha interpretato l’attrice Lea Padovani: il suo amante si era ammalato di cancro e lei era andata da padre Pio a chiedere una grazia. Lui le disse che se voleva salvarlo avrebbe dovuto lasciarlo, lei lo ascoltò e l’uomo guarì. «E mi piacerebbe tanto interpretare la Madonna». (Ibidem)

E’ una”parte”, questa, che spetta ad ogni donna: cerchiamo di interpretare Maria e tutte le sue virtù nella nostra vita di mogli, mamme, figlie, sorelle: se faremo così saremo davvero felici.



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