Dialogo tra rappresentanti di queste realtà che a sorpresa scoprono di avere nel loro DNA molto in comuneChe cosa hanno in comune Aleteia e Amazon? A questa domanda ha risposto l’edizione 2018 del Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Entrambe le realtà sono pioniere dell’innovazione nei loro settori. Questo è diventato il punto di partenza di un sorprendente dialogo tra due dei loro rappresentanti, moderati dall’imprenditore milanese, Stefano Sala.
Da una parte, Sara Caleffi, marketplace director di Amazon Italia, ha spiegato il segreto del successo di Amazon: l’ascolto dei bisogni della gente, per offrire risposte concrete ed efficaci.
Con questo criterio, Amazon è stata capace di creare una piazza virtuale tra i milioni di utenti di tutti i continenti e gli imprenditori, piccoli o grandi.
D’altra parte, Jesús Colina, direttore editoriale di Aleteia, ha mostrato come Aleteia cerchi l’ascolto degli utenti in rete per poter rispondere ai veri bisogni delle persone alla luce del Vangelo.
La sfida di Aleteia è proprio quella di dare una voce al Vangelo nel contesto della comunicazione digitale, dominato dai nuovi giganti, sia nel mondo delle piattaforme e reti, che in quello editoriale.
Questo atteggiamento di ascolto delle reti sociali, delle ricerche e delle interazioni degli utenti in Internet, rappresentano per Aleteia la risposta concreta alla chiamata di Papa Francesco di andare incontro alle periferie.
In questo contesto, l’innovazione tecnologica, in particolare il “social listening” (l’ascolto della rete), diventa uno strumento di servizio alla persona, un modo di vivere la “conversione pastorale” chiesta da Francesco.
Il dialogo ha sviluppato l’argomento centrale di questa edizione del Meeting di Rimini, manifestazione organizzata dal movimento ecclesiale Comunione e Liberazione, “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”.
Il Meeting per l’amicizia fra i popoli, che quest’anno si celebra tra il 19 e il 25 agosto, è uno degli eventi di ispirazione cattolica più importanti in Europa, per la cui cura e organizzazione collaborano più di 2.527 volontari, che accolgono oltre centomila persone.