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“Un boato come il terremoto”: le testimonianze dei superstiti dopo il crollo del ponte a Genova (VIDEO)

Una dozzina i feriti, alcuni in gravi condizioni

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 14/08/18
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26 morti accertati, ma ci sarebbero ancora dispersi. La diocesi offre ospitalità agli sfollati. La Chiesa si affida alla Madonna della Guardia (ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 22:10)Sono le 11.50 di martedì 14 agosto. Ponte Morandi, il ponte dell’autostrada A10 che collega Genova al suo ponente cittadino e poi a Savona e Ventimiglia crolla improvvisamente. Un tratto del viadotto sospeso a diverse decine di metri si è abbattuto per un cedimento strutturale sull’abitato sottostante. Decine le auto precipitate. Il 118 ha dirottato in quella zona tutte le ambulanze disponibili (La Repubblica, 14 agosto).  

«La dimensione è epocale – ha detto all’Adnkronos (14 agosto) Francesco Bermano, direttore del 118 di Genova – decine di morti tra chi è precipitato dal viadotto chi è rimasto incastrato sotto le macerie. I vigili del fuoco insieme ai sanitari stanno tirando fuori i pazienti, qualcuno è già arrivato negli ospedali di Genova. Abbiamo l’appoggio pieno di Lombardia e Piemonte, tutti gli ospedali sono a disposizione».

26 vittime accertate

Il tratto più lungo del ponte è finito nel torrente Polcevera, che scorre sottostante, ma alcuni blocchi sono finiti su case e capannoni industriali. I vigili del fuoco stanno cercando di liberare automobilisti intrappolati nelle auto dopo la caduta. Sono 26 i morti accertati, tra cui un bambino. Ma ci sono ancora dispersi. Il bilancio delle vittime, quindi, potrebbe lievitare ancora. Decine i feriti, alcuni in codice rosso.

QUI SOTTO LA DIRETTA VIDEO DA GENOVA

La Protezione Civile ha messo a disposizione il numero verde 800 640 771 per ricevere informazioni sulla tragedia. Dalle ricostruzioni video, pare che al momento del crollo circolavano sul ponte oltre 30 mezzi tra auto e tir.

Le testimonianze

«Ho visto il ponte crollare davanti ai miei occhi. I detriti del crollo sono arrivati a 20 metri di distanza dalla mia macchina – racconta ancora sotto choc Davide Ricci, che da Bolzaneto si stava recando a Nervi, e ha visto il crollo del ponte mentre guidava lungo l’argine del Polcevera in direzione Sud, all’altezza del bivio per corso Perrone – Ho avuto come la sensazione che della corrente passasse dall’alto verso il basso, come se un tirante in sostanza sia stato colpito da un fulmine» (Secolo XIX, 14 agosto).

«Ero a dieci metri dal ponte, è crollato come se fosse farina con tutti i mezzi sopra – racconta una testimone a Repubblica, che ha assistito al crollo del ponte Morandi di Genova – Rivivo la scena, vedo ancora la gente venire giù». «C’erano i tir sopra che sono caduti sotto al fiume – continua la donna – sono stata miracolata. Questo ponte aveva già dei problemi».

Affidiamo le vittime alla Madonna della Guardia

Per le vittime di questa assurda tragedia invochiamo la patrona di Genova, la Madonna della Guardia. Ad essa ci affidiamo attraverso queste profetiche preghiere.

PREGHIERA

O Santa MADONNA DELLA GUARDIA, Vergine gloriosa e benedetta, che nel silenzio dei monti poni sovente il tuo trono di grazie, per versarle sugli abitanti di questa valle di lacrime.

Ottienici il perdono dei nostri peccati: donaci forza e costanza nella pratica della virtù, accogli le nostre anime fra le tue braccia, o Santa Madonna della Guardia! Ave, o Maria.

Nostra Signora, Regina della Guardia, prega per noi!

PREGHIERA

O Santa MADONNA DELLA GUARDIA, Madre nostra amatissima, volgi i tuoi sguardi pieni di misericordia su tutti noi che tanto Ti amiamo, che vogliamo sempre essere i tuoi umili figli!

Basta che Tu ci guardi, o Santa Madonna, e noi saremo salvi!

Tu sei la nostra Madre, Tu sei dopo Gesù la nostra speranza: Tu la nostra guida, la nostra consolazione.

O Vergine, Signora e tutta santa! Ecco, o gran Madre di Dio che, per ora e per sempre, noi ci abbandoniamo alla tua intercessione potente e materna.

Ascolta la nostra preghiera: guardaci pie-tosa da ogni pericolo in vita e in morte, e poi vienici incontro, donaci la tua benedizione e portaci in paradiso insieme con Te! Ave, o Maria.

Nostra Signora, Regina della Guardia, prega per noi! 

Il rosario di Don Gregoire

Don Gregoire Lantheaume, parroco di Santa Maria del Serro e San Quirico, due parrocchie non lontane dal luogo del disastro, riunisce questa sera i fedeli per una veglia di preghiera e la recita di un rosario in memoria delle vittime. Clicca qui per scrivere a Don Gregoire.

Un altro parroco genovese molto noto sui social, Don Roberto Fiscer, ha pubblicato su facebook un post straziante, che in pochi minuti è stato commentato da decine di preghiere da parte degli utenti.

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Preghiere in tutte le chiese

«Sono profondamente colpito per l’immane disastro accaduto a Genova e che ha provocato numerosi morti, diversi feriti e danni ingenti – scrive alla sua gente l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco – Dopo le ripetute alluvioni degli anni scorsi, dopo il crollo della Torre Piloti al Molo Giano, eventi che tante vittime hanno provocato, siamo sgomenti di fronte a un episodio che ha ferito la città e impressionato l’Italia intera».

«La Chiesa genovese piange e prega per coloro che in questo crollo hanno perso la vita, affidandoli all’amore di Dio. Per questo, mercoledì 15 agosto, nella solennità della Madonna Assunta, in tutte le chiese della Diocesi verranno ricordati, con specifiche preghiere, quanti sono stati colpiti e tutta la città – continua Bagnasco – La comunità cristiana si stringe in un abbraccio solidale ai familiari delle vittime ed è vicina ai feriti. Ringrazia con ammirazione i soccorritori, ancora una volta generosi nel loro tempestivo intervento».

Bagnasco ha anche affermato che «la diocesi offrirà ospitalità iniziale a tutti gli sfollati a causa del crollo del ponte. Sappiamo che ci sono sfollati da diversi caseggiati».

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