Grazie all’impegno della Chiesa locale, tornano praticabili gli itinerari che gli antichi pellegrini percorrevano all’estremità meridionale d’Italia, nel Salento, per imbarcarsi verso la Terra Santadi Luisa Pozzar
Nell’ultimo lembo di terra pugliese affacciato sul Mediterraneo convergono gli itinerari dei Cammini di Leuca. Un percorso, anzi dei percorsi, da fare a piedi o in bicicletta per gustare l’esperienza del turismo lento e della riscoperta della fede calcando le antiche direttrici di cammino che i pellegrini percorrevano via terra per poi procedere, via mare, verso la Terra Santa. Via Sallentina, via Traiana calabra, via Leucadense: questi i nomi dei tracciati attualmente percorribili che partono da Taranto (Via Sallentina) e da Brindisi (gli altri due) per giungere su percorsi diversi al santuario di Santa Maria di Leuca a Punta Meliso, lì dove il territorio italiano ha il suo finisterrae, l’estremo confine di fronte al mare.
PATRIMONIO DI COMUNITA’
La riscoperta di questi antichi cammini è merito del Parco culturale ecclesiale De Finibus Terrae, messo in piedi dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca per creare una rete tra 18 Comuni e 53 parrocchie che intendono valorizzare il loro patrimonio architettonico e di fede e farlo conoscere a pellegrini e turisti, con un occhio di riguardo anche allo sviluppo della piccola imprenditoria turistica locale, per offrire occasioni di lavoro ai giovani che troppo spesso sono costretti ad abbandonare queste terre. «Esiste qui una tradizione millenaria e i cammini si disegnano perché le comunità sono in cammino», spiega Federico Massimo Ceschin, direttore del Parco culturale ecclesiale, «basti pensare che, nella notte del 14 agosto di ogni anno, vi sono centinaia di pellegrini che si mettono in cammino a piedi dalle diverse comunità per giungere fino a Leuca». In tutto, i Cammini di Leuca sono 700 chilometri mappati, con un grande lavoro corale ancora da completare, per giungere nel tempo ai necessari collegamenti con la via Francigena. «La comunità cristiana della nostra terra si è messa in gioco mettendo a disposizione i beni del proprio patrimonio offrendo così un servizio a tutta la comunità e al territorio lungo i percorsi dei cammini», spiega don Stefano Ancora, presidente della Fondazione De Finibus Terrae. Nel corso di questa stagione estiva, in particolare, si stanno susseguendo le proposte dei Cammini d’estate, che toccano di volta in volta i diversi tratti delle antiche vie, permettendo di scoprire l’entroterra del Capo di Leuca, ricco di storia, tradizioni e fede testimoniata dai numerosi luoghi di culto disseminati un po’ ovunque.
VERSO LA META
Le tre vie dei Cammini di Leuca, a circa 10 chilometri dalla meta, convergono a Leuca Piccola (a Barbarano del Capo), un complesso monumentale che mantiene il suo grande fascino grazie alle strutture ben conservate. Incantevole la piccola chiesa dedicata a Santa Maria di Leuca del Belvedere – impreziosita dagli affreschi raffiguranti i santi della tradizione greca e latina – con un ambiente, al primo piano, appositamente pensato come rifugio in caso di incursioni turche, sempre in agguato in queste zone. Non da meno i sotterranei, ai quali si accede dalla corte esterna, scavati a mano dall’uomo. Qui trovarono da sempre accoglienza i pellegrini in transito: un’esperienza forte anche per i pellegrini di oggi che si trovano avvolti nel grembo della Madre Terra per ri-andare al loro essere figli, protetti ed amati. Due pozzi per dissetare le bocche arse, un po’ di ristoro e riposo prima di ripartire per l’ultimo tratto di strada. Dalla pietra miliare del cammino in poi, posta subito dopo le antiche rimesse, il percorso è tutto immerso nella natura silenziosa. Tratturi, piccole strade asfaltate, con, a fare da ali, gli sconfinati campi con gli ulivi e la ricca vegetazione spontanea, particolarmente bella in primavera. Muretti a secco, alberi di fico e piante di fichi d’India completano il colpo d’occhio. Per non parlare degli scorci incantevoli e dei panorami che passo dopo passo si aprono. Lungo il percorso, tappa “obbligata” è la chiesa di San Pietro (a Giuliano di Lecce) di antichissima costruzione, con l’annesso pozzo dove, si dice, l’apostolo si dissetò durante il cammino verso Roma. Ultima tappa, a due chilometri dall’arrivo, è l’Erma antica: luogo di preghiera e di memoria dove i pellegrini lasciavano un sasso raccolto lungo il cammino per significare la liberazione dal peso dei peccati e invocavano l’arcangelo Michele e la Vergine celeste.
IL MARE DELL’INCONTRO
Giungendo a Santa Maria di Leuca, ci si trova immediatamente affacciati sul Mar Mediterraneo, da sempre luogo di incontro tra popoli, esperienze, ideali e testimone di una possibile «convivialità delle differenze», tanto cara a don Tonino Bello, profeta di queste terre di cui quest’anno ricorre il 25° della morte e alla cui tomba (ad Alessano, una delle tappe della via Leucadense) lo scorso aprile ha fatto visita anche papa Francesco. Ad accogliere il viandante ecco il porto di Leuca e, dopo la salita dell’immensa scalinata della Cascata monumentale, la gioia dell’arrivo sul piazzale della basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, chiamata anche Santa Maria dei Confini. Qui, dal 2016, i giovani del Mediterraneo partecipanti al laboratorio interculturale ed interreligioso Carta di Leuca firmano ogni estate il loro appello ai governi per un impegno concreto verso la pace. La basilica pontificia, le cui sembianze esterne ricordano un edificio civile – per mimetizzare la presenza della chiesa agli occhi dei frequenti invasori turchi, soliti a razzie di ogni tipo – è il luogo del respiro spirituale, della preghiera e della gratitudine. Sotto lo sguardo dolcissimo della Vergine che veglia, fedele e amorevole, sui suoi figli sempre in cammino. In terra e per mare.
ORGANIZZARE LA VISITA
Il Capo di Leuca, territorio in provincia di Lecce nel quale si trovano i Cammini di Leuca, è raggiungibile sia in automobile (giungendo da Lecce, dalla Litoranea adriatica e da quella ionica), sia con i mezzi pubblici di Salento in bus (www.provincia.le.it) e delle Ferrovie Sud Est (www.fseonline.it).
IL CAMMINO
Tutte le informazioni sui tracciati, sui luoghi da visitare lungo i Cammini di Leuca e su come ottenere il testimonium e la credenziale si trovano sul sito www.camminidileuca.it. Per una visita guidata è consigliabile rivolgersi alla Cooperativa a prevalente vocazione sociale Terrae, emanazione del Parco culturale ecclesiale di Leuca con sede ad Alessano, che si occupa di accompagnare i pellegrini e offre servizi per il turismo di comunità. Per informazioni: sito ufficiale www.terrae.online, tel. 333/30.50.738; e-mail: info@terrae.online.
LA BASILICA DI LEUCA
La basilica-santuario Santa Maria de Finibus Terrae si trova in piazza Giovanni XXIII a Santa Maria di Leuca. La chiesa è aperta dalle 7 alle 19. Dal lunedì al sabato le Messe si celebrano alle 8 e alle 19. Nei festivi alle 8, 9, 10, 11, 17 e 19.
Per informazioni: www.basilicaleuca.it, tel. 0833-758636. Il complesso della basilica comprende anche la casa per ferie Maris Stella www.marisstellaleuca.it.