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Vitamine e integratori per i nostri bambini? Attenzione, non sono “caramelle”

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 27/07/18
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Quando l’alimentazione del nostro bambino non può essere completa e varia si può supplire con l’integrazione, ma sempre dietro consiglio del pediatra

Polivitaminici e integratori: si tratta di preparati che contengono la maggior parte delle vitamine: ma sono davvero utili?

Cosa sono i polivitaminici o integratori multivitaminici? Sono preparati che di norma contengono la maggior parte delle vitamine: vitamina A, C, D, E, K e vitamine del complesso B: Vitamina B1, Vitamina B2, Vitamina B3 o PP, Vitamina B5, Vitamina B6, Vitamina B8 o H, folati e Vitamina B12. Sono disponibili sotto forma di gocce, sciroppi, pastiglie, compresse e compresse effervescenti. Contengono inoltre minerali come ferro, calcio, magnesio, zinco, rame e iodio.

Sono molte le ragioni che spingono i genitori a somministrare polivitaminici ai propri figli. Qualche volta li vedono stanchi o svogliati, magari dopo un’influenza o una tonsillite e sperano che i polivitaminici possano aiutarli a recuperare più in fretta. Altre volte si ricorre ai polivitaminici perché il bambino mangia poco. Può anche succedere che li si utilizzino per aumentare il rendimento scolastico.


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A cosa servono i polivitaminici?

Ma in realtà non servono: non servono per recuperare più in fretta dai postumi di un malanno, non fanno andar meglio a scuola e men che meno fanno venire l’appetito ai bambini e ai ragazzi che non ne hanno. I bambini sani non li dovrebbero utilizzare mai.
Pillole e gocce non sono la fonte migliore di vitamine: lo è invece una alimentazione varia ed equilibrata. Se il bambino ha un’alimentazione varia, che comprende verdura, frutta, latte o latticini, pesce e carne, assume anche tutte le vitamine di cui ha bisogno. E non corre rischi, perché anche le vitamine, come tutti i farmaci, se date in eccesso possono fare danni. Un’evenienza tutt’altro che rara perché siamo abituati a maneggiare le vitamine come fossero caramelle. Non le riponiamo come gli altri farmaci – e come dovremmo – in un armadietto chiuso, fuori della portata dei bambini che possono così prenderne a volontà
e andare incontro a una vera e propria ipervitaminosi che andrà curata, qualche volta in Ospedale.



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Le eccezioni alla regola

Anche la regola di non somministrare polivitaminici ha le sue eccezioni. Alcuni bambini hanno effettivamente bisogno di una integrazione con vitamine:

• i piccoli bambini allattati esclusivamente al seno o con latti formulati debbono ricevere un’integrazione di vitamina D, a meno che il latte formulato non sia già addizionato con questa vitamina;
• i bambini che si alimentano con diete “ristrette” o “selettive”: quelli che seguono una dieta per ragioni mediche, come un’allergia alimentare, ma anche quelli che “non mangiano frutta e verdura”, “mangiano solo la pizza”, “rifiutano tutto salvo latte e dolci”…tutti questi casi vanno discussi con il Pediatra che darà i consigli migliori per variare al più presto la dieta e per individuare caso per caso le integrazioni vitaminiche e minerali di cui, nel frattempo, il bambino ha bisogno;
• i bambini a dieta vegana, vegetariana o che seguono altre diete alternative hanno tutti bisogno di integrazioni con vitamine e minerali (il ferro, ad esempio) che andranno decise volta per volta del pediatra;
• alcuni bambini con problemi di salute hanno bisogno di farmaci che interferiscono con l’assorbimento o con il metabolismo dei nutrienti e rendono necessaria l’aggiunta alla dieta di vitamine o minerali; il Centro che li segue prescrive sempre le vitamine necessarie.


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