L’euforia del leader dei Negramaro nella dolcissima lettera scritta alla figlia che sta per venire al mondo. Ho letto con piacere la lettera che Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, ha scritto alla figlia che sta per avere con la sua compagna Ilaria Macchia, pubblicata giorni fa sul Corriere. Qualche tempo prima aveva condiviso sulla pagina Instagram della band uno scatto simpatico che lo ritraeva con in mano il libro “Niente panico. Come sopravvivere alla paternità”.
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«Cara figlia che stai per nascere questa lettera è per te»
Siamo abituati maggiormente agli annunci di gravidanza da parte delle donne, spesso le emozioni dei padri non vengono valorizzate abbastanza. Per questo è ancora più bello leggere la lettera di Giuliano Sangiorgi – lui che con le parole in musica sa (in)cantare – piena di una gioia virile, limpida, incontenibile e con la naturalezza di un bambino. Diventano padri milioni di uomini al mondo, ma per ciascuno l’arrivo del proprio figlio è vissuto come una benedizione unica e privilegiata.
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“Sarà per sempre la cosa più bella della mia vita”
La lettera si apre con il racconto del fortissimo desiderio di condividere con tutti la splendida notizia “non c’è tortura più grande di una gioia da tacere. Non c’è nessuna gioia se non la si può condividere” (Corriere) mantenuta inizialmente segreta “per poter dare il lieto annuncio senza che ci sia la possibilità che questo sia vanificato” (Ibidem). Poi finalmente l’euforia della rivelazione: “Io, sì proprio io, divento padre!”. In queste parole tutto l’entusiasmo, la tenera goffaggine, l’ebbrezza: il sentirsi vivi, scelti, prediletti!
Oggi si può dire! Oggi è il tempo in cui questa è solo una grande gioia da condividere con l’universo intero e tutte le galassie circostanti. Mi piacerebbe, però, tornare a quel giorno in cui io stesso sono venuto a saperlo. Mi piacerebbe raccontarvi il modo e i tempi in cui ho fatto i conti con quella che, credo e mi dicono, sarà per sempre la cosa più bella della mia vita: io, sì proprio io, divento padre! (Corriere)
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La telefonata che gli ha cambiato la vita
E poi il cantante racconta con emozione ed ironia il giorno che lo ha scoperto, o meglio, il giorno in cui Ilaria “la mia compagna da anni, con cui condividiamo un tetto e milioni di parole scritte, lette, mangiate, cantate e «girate»” (Corriere) gli ha telefonato per dargli questa notizia bomba, che gli ha tolto il respiro e lo ha fatto esplodere di allegria. Si trovava all’aeroporto quando…
(…) «Diventi padre, amore! Aspettiamo un figlio, sarà divertente!!!». E io che non ci ho capito niente le ho chiesto di ripetere L-E-N-T-A-M-E-N-T-E perché proprio non avevo sentito la parte in cui mi diceva che aspettavamo un bambino… proprio no! «Scusa Ila, hai detto padre, figlio nella stessa frase e ti rivolgevi a me?! forse hai detto altro, tipo “che bello mio padre, tu sei il figlio di tuo padre, hai detto sono incinta!?”».
“Ho pianto, ma senza farmi accorgere”
Il cantante scrive di aver pianto di nascosto senza farsi notare dal resto del gruppo che lo aspettava con i bagagli, mentre Ilaria gli ripeteva al cellulare “«Giù, ci sei? Hai capito?! Aspettiamo un figlio!»” (Corriere). Poi svela il sesso del bambino:
“è femmina!!!!!!!!!!!! E ho i brividi mentre ve lo scrivo. Saremo la sua famiglia stupenda e sarà gigantesca, infinita, piena di colori, accogliente e sempre disponibile e pronta verso l’altro” (Corriere)
Il numero spropositato di punti esclamativi, una dozzina, rende bene il sommo gaudio di papà Giuliano. Ci piace questo suo entusiasmo sbandierato! Questa sua genuina contentezza! Chissà come sarà felice mamma Ilaria di condividere la bellezza straordinaria della gravidanza con un uomo così felice di diventare padre.
“Spero che tu possa amarmi amore mio per come già ti amo io, senza conoscerti”
La lettera si chiude con una dichiarazione d’amore che è anche un sogno e una promessa per la figlia: una vita piena di persone che le vorranno bene “avrà milioni di zii e zie, di madri e padri” (Corriere). E poi l’augurio più grande:
“Spero che tu possa amarmi amore mio per come già ti amo io, senza conoscerti. Tuo padre, Giuliano!” (Ibidem)
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Auguri, Giuliano! Essere padre sarà un’avventura meravigliosa, che davvero ti farà cambiare pelle, come canti nel brano “Solo per te”, perché come scriveva Péguy:
C’è un solo avventuriero al mondo, e ciò si vede soprattutto nel mondo moderno: è il padre di famiglia.