Potrebbe sembrare una via di fuga, ma questo monaco è in prima linea nella battaglia che conta davveroPadre David Jones è nato in Galles ed è stato allevato nella fede battista. Da adolescente ha cercato di convertire molti cattolici, finché un giorno, alla fine degli anni Sessanta, è entrato nella chiesa cattolica locale.
È rimasto subito affascinato dai canti latini, dall’incenso e dal misticismo che avvolgeva tutta la liturgia.
Poco dopo la sua conversione, anche se era tecnicamente troppo giovane per entrare nella vita monastica, le regole si sono inclinate a suo favore.
Con la benedizione dei suoi genitori è andato a fare il monaco in Francia, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita prima di visitare vari monasteri europei, finendo poi in Italia per arrivare infine nel villaggio di Duleek, in Irlanda, dove risiede attualmente vivendo da eremita.
Padre David mi ha invitato, cosa rara, a documentare la sua vita quotidiana. Gli eremiti in genere non lo permettono, vista la natura della loro vocazione a una vita di silenzio. Gli sono quindi molto grato per il fatto di avermelo permesso.
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Un ritratto del viaggio spirituale
Alla fine della giornata, padre David mi riporta nella sua cappella.
Dal mio punto di vista, vedo un uomo che ha affrontato tante battaglie nella vita – dalla sua conversione iniziale e dalla lotta con il suo mondo interiore al voto decennale di silenzio e alla lotta per mettere a tacere il suo vecchio io. È impossibile non rimanere ispirati.
Padre David Jones ha ovviamente trovato il tesoro che cerca la maggior parte di noi, e anziché nasconderlo indica a tutti noi la direzione per avvalerci anche noi di queste grazie.
Di recente ho portato mio figlio a vedere Star Wars: L’Ultimo Jedi, in cui lo Luke Skywalker diventa l’ultimo Jedi nella ribellione contro il male in una galassia problematica.
Ho capito che questa storia era in realtà un riflesso della verità, e che ero forse alla presenza dell’ultimo maestro spirituale, “l’ultimo eremita d’Irlanda”.
Forse sbaglio e ce ne sono altri. Se ce ne sono devo trovarli.
Il popolo irlandese deve sapere che il cristianesimo non è morto e che una “nuova ribellione” sorgerà dalle ceneri.
La partenza
Quando è arrivato il momento di andare via non è stato facile, perché padre David mi ha colpito molto.
Le persone come lui, a volte senza dire una parola, solo con la loro vita, ci tirano via dalla zona di comfort che abbiamo sviluppato per noi.
Avrei voluto rimanere molto più tempo con padre David, ma mi sono reso conto che a casa ho una moglie e due figli da curare. A casa mia (nella mia Chiesa domestica) affrontiamo la stessa guerra, solo da un lato diverso del campo di battaglia.
Ho capito che è una guerra in cui le nostre armi possono essere diverse, ma l’obiettivo finale resta sempre lo stesso… arrivare in Paradiso.
È molto facile per noi vedere padre David come una persona che “fugge”, cercando solo di allontanarsi dal mondo. Contro questo pensiero, dobbiamo ammettere che tutti noi siamo fuggitivi che scappano dal silenzio, intrattenendoci sempre con i nostri pensieri futili. Ci allontaniamo da Dio per rintanarci nell’angolino delle attività piacevoli – alcool, droghe, film, videogiochi, social media – che servono solo a escluderlo.
Conoscendo padre David ho iniziato a vederlo non come una persona che fugge, ma come un uomo coraggioso che ha deciso di affrontare il mondo dentro di sé che la maggior parte di noi non vuole affrontare.
Come i monaci del passato, va nel deserto per affrontare il diavolo per il bene di tutte le nostre anime. Ci ispira ad assumere la stessa battaglia in qualsiasi posizione ci troviamo, sia essa la vita religiosa o una in cui lottiamo con un mondo opposto a tutto ciò che è santo.
Spero che vi sia piaciuta questa visita a padre David. Da parte mia, non vedo l’ora di rivederlo.