Un ottimo esempio per ispirare la vostra giornata!Rajaram è più di un professore di Matematica e Scienze del villaggio indiano di Baarali. È il diretto responsabile del fatto che i bambini non abbandonino la scuola. Il professore ha comprato un pullmino che porta i bambini a scuola e poi li riporta a casa.
Gli alunni di Baarali e dei villaggi vicini iniziavano a mancare alle lezioni della scuola primaria del Governo di Baarali perché dovevano percorrere tre chilometri a piedi per raggiungere la scuola.
Di fronte a quella situazione, Rajaram ha comprato un pullmino perché i bambini proseguissero gli studi.
“Una sera ho contato i bambini che avevano abbandonato [la scuola] e mi sono rattristato. Ho chiamato uno dei nostri ex alunni [Vijay Hegde] e gli ho proposto di comprare un pullmino per trasportare i bambini”, ha raccontato l’insegnante a The News Minute.
Vihay Hegde e un’altra ex alunna della scuola, Ganesh Shetty, si sono quindi uniti a Rajaram per comprare il pullmino.
Assumere un autista sarebbe costato circa 7.000 rupie (circa 85 euro), che il professore non si sarebbe mai potuto permettere.
“Vivo dell’esiguo salario di un professore di una scuola del Governo. Non potevo pagare un autista. Per questo, ho deciso che avrei imparato a guidare il pullmino e avrei svolto quel compito da solo”, ha affermato.
Ha quindi ottenuto la patente per guidare il pullmino e ha cominciato a portare gli allievi a scuola. Da allora il tasso di evasione scolastica è diminuito considerevolmente. Rajaram fa in media quattro viaggi al giorno.
“Le lezioni iniziano alle 9.30, e mi assicuro che tutti gli allievi arrivino in tempo. Ci sono tre professori, includendo me e la direttrice della nostra scuola. Uno dei professori arriva a scuola prima dell’arrivo degli alunni del primo viaggio”.
Il professore paga il diesel e l’assicurazione del pullmino di tasca propria. In futuro vuole costruire una pista di atletica nella scuola perché gli alunni possano fare corse di 100 e 200 metri.
“Penso di costruirne una intorno alla scuola e anche una pista perché i bambini possano praticare sport. Il problema è che non ho abbastanza denaro. Sono entrato in contatto con alcuni ex alunni della scuola e ho chiesto loro se potevano aiutarci. Ci sono problemi finanziari, ma sono certo che supereremo anche questo ostacolo. I bambini saranno motivati ad assistere alle lezioni se ci saranno sport e altre attività”, ha concluso Rajara