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Chirurgia estetica: vale la pena di rischiare la salute per sentirsi belle?

SURGERY
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María Reales - pubblicato il 06/07/18
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Lungi dall’essere un lusso esclusivo, gli interventi di chirurgia estetica sono diventati un fenomeno diffuso e quotidianoLa Società Internzionale di Chirurgia Estetica (ISAPS, dalle iniziali in inglese) ha pubblicato i dati relativi al numero di interventi chirurgici e non chirurgici di chirurgia estetica del 2016, che superano i 23 milioni (23.626.909), una cifra che fuga qualsiasi dubbio sulla diffusione di questo fenomeno.

Pur essendo diffusa in tutto il mondo, gli esperti sottolineano la popolarità della chirurgia plastica in America Latina. I dati presentati dall’ISAPS collocano Brasile, Messico e Colombia tra i dieci Paesi in cui si praticano più procedure di questo tipo. Di fronte a queste cifre, sembra necessario gettare qualche luce sui rischi che possono comportare per il nostro corpo interventi di questo tipo.

Ancor prima dei pericoli e dei rischi per la salute, gli esperti segnalano che la mancanza di preoccupazione e la disinformazione sono i problemi più rilevanti. Trattandosi di una questione meramente estetica, si tende a banalizzare i rischi che l’operazione può implicare. Questa mancanza di preoccupazione si lega alla disinformazione e a ridotte esigenze al momento di mettersi in mano a uno specialista discusso.

L’alta redditività della chirurgia e della medicina estetica ha infatti fatto sì che anche persone poco qualificate offrano i propri servizi a prezzi sempre più accessibili.

Tutto ciò va attribuito non solo alla mancanza di preoccupazione, ma anche alla forte pressione che esercitano i modelli estetici. La pubblicità impone modelli inaccessibili di bellezza per suscitare insicurezze e lucrare così con la frustrazione di certi settori della società.

Dall’altro lato, se paragoniamo la percentuale di operazioni tra uomini e donne scopriremo che le donne che vi si sottopongono sono l’88% del totale, contro appena il 12% degli uomini.



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Prima di sottoporvi a un intervento di chirurgia estetica, valutate la possibilità di poter soffrire di qualcuna delle sue conseguenze:

  • Malattie della pelle: anche se poco gravi, sono fastidiose e possono comportare nuovi interventi. Tra le più comuni ci sono disturbi della sensibilità, colorazione cutanea anormale, necrosi dei tessuti, paralisi parziale, cicatrizzazione anormale o ematomi.
  • Pericoli gravi: rigetto degli impianti, infezione delle ferite, trombosi, emorragie, reazioni allergiche all’anestetico…
  • Risultati inattesi: asimmetrie, cicatrici notevoli in zone visibili, aspettative non realizzate… Pur non essendo pericolose per la salute, è importante non dimenticare queste complicazioni quando si decide di sottoporsi a un intervento.

Esistono varie tecniche e procedure di chirurgia estetica, ma le più comuni sono le seguenti:

  • Chirurgia post-bariatrica: si tratta di un intervento in cui si elimina l’eccesso di pelle e tessuto cellulare quando una persona dimagrisce di più di 40 chili in poco tempo. Con complicazioni nel 15-20% dei casi, i problemi più comuni sono la perdita di sangue e le infezioni.
  • Riduzione o aumento del seno: anche se il rischio di ematomi è elevato, il problema più specifico di questo tipo di intervento è la necrosi per un’irrigazione circolatoria insufficiente.
  • Lifting facciale: consiste in uno stiramento della pelle del viso, e al di là di ematomi, necrosi e infezioni può provocare lesioni nervose per la mancanza di precisione del medico.
  • Liposuzione: questo metodo per estrarre grasso corporeo mediante strumenti di suzione è uno degli interventi più richiesti. I rischi che comporta, oltre a un recupero particolarmente doloroso, sono emorragie in sala operatoria, danni agli organi o asimmetrie nelle ondulazioni che si creano nella pelle.
  • Blefaroplastica (borse sotto gli occhi): i rischi gravi di questo tipo di interventi sono rari, anche se c’è una serie di lievi problematiche temporanee più frequenti, tra le quali la vista offuscata o doppia per qualche giorno o l’aumento della lacrimazione.
  • Otoplastica: pur trattandosi di un intervento comune e sicuro, comporta alcuni inconvenienti potenziali. L’infezione o i coaguli sarebbero tra questi, ma la problematica più comune tra le persone che vi si sottopongono con chirurghi poco abili è la sovracorrezione.
  • Rinoplastica: si tratta di un altro intervento comune non esente da complicazioni. Il dolore intenso durante le prima 24 ore e i sanguinamenti occasionali nei primi tre giorni sono abituali. È anche importante sottolineare che su 10 persone che sottopongono a rinoplastica una deve tornare in sala operatoria.

Indicazioni mediche per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica ed estetica

Anche se abbiamo parlato di chirurgia solo per ragioni estetiche, ci sono interventi dello stesso tipo che vengono realizzati per prescrizione medica. Quella che si conosce comunemente come chirurgia ricostruttiva comprende dalla rinoplastica per migliorare la respirazione alla ricostruzione del volto dopo un incidente, passando per la ricostruzione del seno in seguito a un cancro.

Malala Yousafzai, la giovane afghana Premio Nobel per la Pace, si è sottoposta a vari interventi per ricostruire volto e cranio dopo che le hanno sparato alla testa perché difende il diritto allo studio delle donne nel suo Paese natale.

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Sto pensando a un intervento di chirurgia estetica… cosa devo fare?

Gli esperti insistono sul fatto di valutare i rischi degli interventi e di informarsi adeguatamente prima di prendere una decisione:

  • Informarsi, perché abbiamo il diritto e il dovere di conoscere con la massima precisione possibile tutti i fattori e i rischi dell’operazione. È anche importante conoscere la storia medica del chirurgo, la sua esperienza a livello di chirurgia estetica e i successi raggiunti, perché darà la sicurezza di mettersi in mani esperte.
  • Esigere personale qualificato. Conviene essere disposti a fare un investimento adeguato per garantire la propria sicurezza.
  • Mangiare bene. Una dieta equilibrata è fondamentale per affrontare un intervento con la garanzia di un corpo forte e sano. In questo modo, ad esempio, il rischio di infezioni si riduce in modo significativo.
  • Non fumare. I fumatori cronici sono candidati abituali a soffrire complicazioni dopo gli interventi.

Anche se abbiamo visto che la chirurgia estetica è rischiosa e che conviene affrontarla con serietà, andiamo un po’ oltre. Anche se non comportasse alcun pericolo, perché dovremmo estirpare o modificare una parte del nostro corpo per sentirci meglio? Cosa dice sulla nostra società il fatto che parliamo di estetica riferendoci solo all’apparenza esteriore? Non c’è forse bellezza nell’autostima, nell’amabilità, nella sincerità? Sono domande che dovremmo porci per cercare di scoprire davvero dove risieda la bellezza umana.

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