Alla presenza del Custode di Terra Santa padre Francesco Patton è stata inaugurata una settimana fa una nuova ala del Terra Sancta Museum : “Questo museo è pensato non solo per i pellegrini, ma ugualmente per la popolazione israeliana e palestinese, come i credenti ebrei, cristiani e musulmani, a cui possiamo mostrare una storia comune. Attraverso questo museo noi miriamo a costruire un ponte di pace”.
“Con questa apertura vogliamo offrire in anteprima la possibilità di scoprire la sezione dedicata alle istituzioni politiche e alla vita quotidiana dal tempo del Nuovo Testamento fino alle prime esperienze di monachesimo”. Lo ha spiegato Fr. Eugenio Alliata, direttore del Terra Sancta Museum. “I frati hanno sempre avuto cura della Terra Santa da un punto di vista spirituale e materiale – ha continuato -, ma non sono solo custodi delle pietre, ma anche dello spirito della Terra Santa”.
Dr. Gyozo Voros, archeologo che collabora con lo Studium Biblicum e allo scavo di Macheronte, ha tracciato poi un profilo di Fr. Virgilio Corbo, famoso archeologo francescano, che lavorò su molte campagne di scavo, da cui provengono la maggior parte dei reperti esposti (Custodia di Terra Santa).
Le nuove sale aperte al pubblico si snodano in un suggestivo percorso espositivo, che conduce da cisterne di periodo bizantino ad ambienti di case crociate, fino a una corte di età mamelucca.