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Charlotte Casiraghi: le domande sulla vita non badano ai titoli nobiliari

CHARLOTTE CASIRAGHI
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Paola Belletti - pubblicato il 02/07/18
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Si è laureata alla Sorbona in filosofia. Della madre di tutti i saperi ha fatto una passione e una missione. I bambini? Sono naturalmente metafisici e arrivano a conclusioni da grandi filosofiHa inaugurato per il Principato di Monaco i Rencontres Philosopihques e tra le sue ambizioni c’è quella di avvicinare i bambini alla filosofia anche se, non è la prima a riconoscerlo, i bambini possiedono una innata profondità di domande ed un rigore che spesso non rintracciamo più negli adulti. Sono cioè naturaliter filosofici. La sequenza dei perché con i quali spesso inchiodano mamma e papà perché rivelino loro il senso delle cose è la dimostrazione più ricorrente e lampante di questa loro urgenza.



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La bellissima Charlotte, figlia secondogenita della principessa Caroline e di Stefano Casiraghi, ha forse la stessa sana inquietudine, non più infantile ma esistenziale, alla quale crede di aver trovato casa proprio negli studi filosofici. Ai pochissimi e sceltissimi giornalisti presenti alla serata conclusiva e all’incontro la mattina seguente per la presentazione dell’iniziativa di cui è volitiva promotrice la Mademoiselle risponde alla domanda sulla genesi di questa sua passione in questo modo:

Gli incontri sono stati importanti. Anche le letture. Ma non posso dirle: “Ho letto un saggio ed è successo questo”; solo che ho una natura inquieta, e che mi sono sempre posta domande sulla vita, la morte, il tempo…

(…) Ho sempre letto molti libri e poesie: danno emozioni profonde, e acuiscono la sensibilità. La filosofia è stata determinante nel riuscire ad accogliere questa intensità senza perdermi. (Io Donna)

Non manca la riflessione sulla strutturale e forse solo apparente immediatezza garantita dall’Olimpo del web dove, come Zeus, Google sa e governa molte cose e al quale sembra che possiamo ma ormai dobbiamo chiedere tutto. Invece, osserva Charlotte la filosofia esige tensione, tempo, forse anche attesa. 

Diciamolo subito così non ci distrae più: la giovane, bellissima, ricchissima mademoiselle può decidere di abbracciare una causa simile perché è appunto ricca, bella, influente e preservata dalle molte angustie che invece attanagliano le vite di gran parte dei mortali. Ma mortale è lei pure e questo non dà pace ai ricchi come non ne dà ai poveri. E sia i poveri sia i ricchi sono dotati di ragione e di passioni.

Non si può dire: «Le domande su amore, desiderio, corpo, accoglienza non mi interessano»: sono il cuore della vita (Ibidem)

La sua “passione” più specifica si concentra proprio sulle passioni e sulle emozioni. E’ proprio su questo tema che ha scritto e pubblicato il suo primo libro, Archipel des passions nato dalla collaborazione con il suo professore di liceo, Robert Maggiori. Nelle loro conversazioni messe su carta invitano ad approcciare le passioni e le emozioni in modo maggiormente umano, ovvero a governarle e a non subirle. Non male come proposito.

Una notazione preziosa e universale, sebbene ferocemente minacciata dall’attuale ondata ideologica gender, che emerge dall’intervista riportata su Io Donna è quella sulla nascita:

D-Nella sua lettura, la nascita è considerata il primo gesto di ospitalità. Dato che è mamma, questi temi la toccano in modo speciale?
R-È un grande errore pensare che solo una madre sia in grado di comprendere la relazione tra nascita e accoglienza: al contrario siamo tutti coinvolti da questa prima “ospitalità” che abbiamo avuto e ci ha protetto. (Ibidem)

Tutti siamo nati da una madre, anche i padri. Anche le donne che hanno figli, anche i figli che non diventano padri. Charlotte di figli ne ha già uno di 4 anni ed è in attesa del secondo, da un altro uomo. E se vive con questa irrequietezza (non solo quella che le ha fatto cambiare compagni ma proprio l’inquietudine esistenziale che denuncia lei stessa) di sicuro si sarà lasciata interrogare dalla sua stessa esperienza di maternità.


GABRIELLA GAMBINO
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Questa giovane donna, brillante studentessa, giornalista e scrittrice, modella, icona di stile e tutto il resto avrà forse capito, non solo dai libri ma anche per i dolori che non sono mancati nella sua vita (ha perso il papà a soli 5 anni), pur essendo ricca e piena di privilegi che “anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni! (Luca 12, 15)?

 

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