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5 modi per pensare al Paradiso

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Tom Hoopes - pubblicato il 04/06/18
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Il Paradiso non è l’annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda…Come sarà il Paradiso? La domanda è cruciale, perché tutto dipende da questo: il Paradiso è la meta che ci sforziamo di raggiungere mentre siamo qui sulla Terra.

È comunque difficile rispondere a questa domanda, perché il Paradiso è impossibile da descrivere. San Paolo l’ha visto e lo ha definito “ineffabile”. Lo ha visto anche San Tommaso d’Aquino, e ha ritenuto che l’immenso lavoro della sua vita al confronto non fosse altro che “paglia”.

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Ad ogni modo, a questa domanda sono state fornite varie risposte che trovo confortanti. Eccone cinque:

1: Il Paradiso è un “oceano di amore infinito”

Papa Benedetto XVI ha offerto dei pensieri poetici nella sua enciclica sulla speranza del 2007, la Spe salvi. In primo luogo, ha riconosciuto che a molta gente il Paradiso può sembrare noioso, perché la “vita eterna” suona come qualcosa di cui “siamo prigionieri” in “un continuo susseguirsi di giorni del calendario”, ma non è così.

Il Paradiso è “il momento colmo di appagamento, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità”. La vita eterna è come “immergersi nell’oceano dell’infinito amore, nel quale il tempo – il prima e il dopo – non esiste più”.

“Possiamo soltanto cercare di pensare che questo momento è la vita in senso pieno, un sempre nuovo immergersi nella vastità dell’essere, mentre siamo semplicemente sopraffatti dalla gioia”.

2: Il Paradiso è la casa dei nostri sogni

Ad ogni modo, potrebbe ancora suonare un po’ strano. La mia immagine preferita del Paradiso è quella che presento ai miei figli: in Paradiso riusciremo finalmente a vivere nella “casa dei nostri sogni”.

Paolo ha seguito Gesù descrivendo il Paradiso in questo modo: “un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli”.

I Padri della Chiesa concordavano. Il Paradiso “contiene un’abbondanza di dimore, sempre pronte a ricevervi”, diceva San Giovanni Crisostomo. “Intende evidentemente che ci sono già molte dimore”, ha scritto Sant’Agostino.

E allora il Paradiso è in qualche modo un meraviglioso “edificio di Dio”, ma dovremmo fare attenzione a non pensare a una dimora celeste solo in termini materialistici. I piaceri del cielo non includeranno piscina e cose simili.


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3: La vera gioia del Paradiso sarà il fatto di arrivare finalmente a “casa”

Amo il modo in cui ne parla il sacerdote gesuita Robert Spitzer. Una “casa dei sogni” terrena, afferma, non ci soddisferebbe, perché i nostri desideri puntano a qualcosa che va al di là del mondo materiale.

Aneliamo all’Amore Incondizionato, alla Bontà Incondizionata, alla Verità Incondizionata e alla Bellezza Incondizionata, e nessuna di queste cose si può trovare sulla Terra.

Aneliamo anche all’“Essere Incondizionato”, che egli definisce “Casa”.

“Gli esseri umani cercano anche un’armonia perfetta”. “Non vogliono solo sentirsi a casa in un ambiente particolare, ma anche essere a casa nei confronti della totalità, essere a casa nel cosmo”.

“Avete mai provato, da bambini o da adulti, un senso di alienazione o di discordia, un profondo senso di non appartenenza?”, chiede. Ma vi siete anche sentiti “a casa”, aggiunge. “Quando il desiderio della Casa perfetta è soddisfatto seppur parzialmente, i filosofi, i teologi e i mistici si riferiscono ad esso come a gioia-amore-stupore-unità-santità-quiete”.

C’è solo un posto in cui questo sentirsi a casa è più che temporaneo.

Il Paradiso, la casa del Padre, è la vera patria verso la quale ci dirigiamo e a cui già apparteniamo, ricorda il Catechismo.

Come dice San Paolo, “la nostra patria è in cielo”.

4: La vita eterna porterà “cieli nuovi e terra nuova”

Un’altra lezione che amo insegnare ai miei figli è che il Paradiso non sarà del tutto diverso dalle cose che amiamo ora – perché ne sarà la massima espressione.

Papa Francesco lo ha sottolineato di recente, citando San Pietro e il Libro della Rivelazione, che descrive “cieli nuovi” e “terra nuova”.

“Tutto l’universo sarà rinnovato e verrà liberato una volta per sempre da ogni traccia di male e dalla stessa morte”, ha detto il Pontefice. Il Paradiso non è “annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda, ma un portare ogni cosa alla sua pienezza di essere, di verità, di bellezza”.

5: Soprattutto, il Paradiso sarà un incontro con Gesù Cristo

Il Paradiso, ad ogni modo, non è fondamentalmente un oceano di gioia, la casa dei propri sogni, la patria o una nuova Terra. Non avremo bisogno di nessuna di queste cose per evitare di annoiarci in Paradiso, dice Papa Francesco, perché il Paradiso è l’incontro con Gesù.

Incontrare Gesù, però, sarà emozionante solo per chi lo conosce e lo ama.

Il beato John Henry Newman ha detto una volta che il Paradiso sarà simile a una chiesa – un luogo in cui contemplare Gesù con i suoi angeli e i suoi santi.

“Il Paradiso sarebbe un inferno per un uomo non religioso”, diceva Newman. Se qualcuno che non ama Gesù e i suoi angeli dovesse entrarvi, “quanto sarebbe disperato vagandovi!”

Conoscetelo ora, e non avrete nulla da temere.

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