Monsignor Cesare Nosiglia ha disposto che oggi, 2 giugno Festa della Repubblica, in tutte le chiese di Torino si preghi per il bene della Repubblica, per la salute delle istituzioni e dunque per quella casa di tutti che è e deve essere la democrazia in Italia.
«Nella delicata situazione politica del nostro paese, – recita il testo della preghiera inviata a tutte le chiese della diocesi torinese – invochiamo il Signore perché doni a coloro che sono chiamati a governare l’intelligenza e il cuore di cercare con il massimo impegno il bene comune, e a tutto il popolo italiano la capacita’ di accompagnare questo sforzo con partecipazione intelligente e fiduciosa».
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Le istituzioni della democrazia, così come sono immaginate nella nostra Costituzione, ha spiegato il presule, sono alla base di quel «bene comune al cui servizio tutti i cittadini, senza distinzioni, sono chiamati». Ed ancora: «Sentire nostra la Repubblica significa anche maturare una consapevolezza più precisa del ruolo dell’Italia nella comunità internazionale e del quadro di accordi in cui il nostro Paese si è liberamente impegnato».
Una iniziativa che non ha un valore di parte, nella giornata in cui si festeggia l’unità nazionale, un bene che i cattolici hanno contribuito a caro prezzo prima a costruire, poi a difendere pagando tributi altissimi sia durante la Liberazione che poi durante la cosiddetta Prima Repubblica.
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