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Come fare il segno della croce prima del Vangelo a Messa

POPE FRANCIS,SIGN OF THE CROSS
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Philip Kosloski - pubblicato il 04/05/18
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È più di un semplice gesto di routine, ha un profondo simbolismo biblicoPer i cattolici romani, prima della proclamazione del Vangelo durante la Messa c’è un gesto rapido che può spesso passare inosservato. Consiste in un breve segno della croce diverso da quello che si fa di solito, ma dal grande valore simbolico.

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Questo gesto è un’imitazione diretta di quello che deve fare il sacerdote prima di recitare le parole del santo Vangelo. Il Messale Romano afferma infatti che il sacerdote traccia “con il pollice il segno di croce sul libro e sulla propria persona, in fronte, sulla bocca e sul petto”.

Prima di questo, se è un diacono a proclamare il Vangelo, il sacerdote gli impartirà una benedizione recitando questa preghiera:

Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa annunziare degnamente il suo Vangelo: nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo.

In modo simile, quando è il sacerdote a proclamare il Vangelo dice in silenzio:

Purifica il mio cuore e le mie labbra, Dio onnipotente, perché possa annunziare degnamente il tuo Vangelo.

I fedeli e tutti gli altri presenti alla Messa sono invitati a recitare una preghiera simile e a fare lo stesso gesto prima della lettura del Vangelo. Sono anche incoraggiati a recitare in silenzio una breve preghiera che li prepari a ricevere la Parola di Dio:

La Parola del Signore sia nella mia mente, sulle mie labbra e nel mio cuore.

È un gesto bellissimo, con profonde radici bibliche. Ad esempio, Dio dice al popolo di Israle di recitare una frase particolare (“Ascolta, Israele…”) ogni giorno, ma anche di mettere quella frase “come un pendaglio tra gli occhi” (Deuteronomio 6, 8). Molti ebrei lo hanno preso alla lettera e si mettevano un piccolo rotolo sulla fronte, come promemoria visibile del fatto di tenere sempre in mente la Parola di Dio.

In secondo luogo, la preghiera ricorda come il profeta Isaia abbia ricevuto una visione in cui un angelo ha purificato le sue labbra con un carbone ardente (cfr. Isaia 6). Questo collegamento è mantenuto nella Forma Straordinaria della Messa, in cui il sacerdote recita questa preghiera prima del Vangelo:

Purifica il mio cuore e le mie labbra, Dio onnipotente, tu che purificasti le labbra del profeta Isaia con un carbone ardente. Degnati per la tua misericordiosa bontà di rendermi puro affinché possa annunziare in modo degno il tuo santo Vangelo.

Questa preghiera ricorda infine le parole della Lettera agli Ebrei, il cui autore scrive che “la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebrei 4, 12).

E allora, quando compiamo questo gesto a Messa è davvero una preghiera profonda, che ci apre alle parole di Gesù Cristo. Ogni volta che ascoltiamo il Vangelo, Gesù sta bussando alla porta del nostro cuore, aspettando di entrare. Non dobbiamo fare altro che aprire la porta.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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