Una scena che grazie a Dio resta comica senza danni gravi per la persona coinvolta e si presta benissimo ad un ripasso dell’iconografia sacra e forse al recupero di una magnifica devozioneSta facendo incetta di visualizzazioni questo brevissimo video. I colleghi de Il Fatto Quotidiano che l’hanno condiviso si affrettano, e giustamente, a rassicurarci sull’esito non grave della spettacolare collisione del ciclista con l’auto in sosta. La statua invece va in frantumi. Forse per nascondere le prove?
La trovata era troppo ghiotta e non se la sono sentita di rinunciare: “in bici con Gesù, si pedala da Dio”. (Il Fatto Quotidiano)
Siamo in Messico e allora i colori cambiano rispetto alle combinazioni cromatiche che siamo abituati a vedere da noi, nelle chiese, sui santini. In Europa il Santo Patriarca è rappresentato con il marrone o marrone-dorato e il viola, in Sud America e America Centrale prevalentemente in verde e viola. Il ogni caso l’elemento che dovrebbe metterci tranquilli quanto all’attribuzione dell’identità del soggetto sacro rappresentato è il bastone (fiorito?) che si intravvede stretto nella mano sinistra del Santo, un attimo prima dell’impatto. Non è il Figlio di Dio fatto uomo quello riprodotto nella statua di gesso ma il suo papà terreno, il Padre Putativo: il potentissimo, umilissimo, giustissimo S. Giuseppe.
Sono proprio felice di poter usare questa cosa sciocchina per confermare due principi, forzandoli un po’ entrambi: il primo è una versione pop del principio di indeterminazione di Heisenberg: lo strumento di misurazione limita l’osservazione dell’oggetto osservato, rendendo indeterminabile una delle due dimensioni che si vorrebbero misurare. Buttato là, usato impropriamente, giusto per darmi inutilmente un tono e prenderla larga: insomma se il regista del video avesse lasciato quello smartphone in tasca, quel povero ragazzo in bici non si sarebbe distratto e non si sarebbe schiantato contro il bagagliaio dell’auto parcheggiata. Cosa che per l’appunto non sapremo mai con certezza, visto che, invece, quel telefono è stato usato!
Il secondo principio, più chiaro, consolante e dimostrabile empiricamente è che San Giuseppe è un Santo coi fiocchi e che le studia tutte pur di farsi conoscere e invocare.
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Uno dei suoi titoli è Terrore dei demoni. Ma a me metterebbe un po’ di soggezione pure se fossi un redattore de Il Fatto Quotidiano 🙂