Mathilde Edey Gamassou, la ragazza scelta per impersonare Giovanna d’Arco in occasione delle prossime feste giovannee, è stata oggetto di insulti razzisti sui social network. Il procuratore della Repubblica di Orléans ha aperto un’inchiesta preliminare per «incitazione e provocazione all’odio razziale».
Mathilde Edey Gamassou, 17 anni, è stata scelta dal Comitato Giovanna d’Arco per incarnare una delle sante patrone di Francia nel corso delle prossime feste giovannee. Frequenta l’ultimo anno di “liceo classico”, è cattolica praticante e capo-scout, è iscritta a un club di scherma e pratica canto lirico al Conservatorio di Orléans: Mathilde Edey Gamassou è meticcia (ha origini beninesi da parte di padre e polacche da parte di madre).
Quattro criteri
Non c’è voluto di più perché alcuni si permettessero di pubblicare commenti razzisti sui social network, lamentando una Giovanna d’Arco “non bianca” e denunciando «una riscrittura della storia di Francia». Il Procuratore della Repubblica di Orléans ha aperto un’inchiesta preliminare per «provocazione pubblica alla discriminazione e all’odio razziale», a proposito di due tweet in cui la ragazza sarebbe stata assimilata a una scimmia. I fatti sono passibili di una pena di fino a 5 anni di reclusione – ha precisato.
Mathilde è stata scelta dalla giuria. Solo criterio: che nel 2018 come avviene da 589 anni, il popolo di Orléans celebra Giovanna d’Arco con una giovane donna che evochi il suo coraggio, la sua fede e la sua visione. Mathilde possiede tutte queste qualità,
ha reagito Olivier, il sindaco di Orléans.
Quel honneur de présenter la jeune fille qui figurera Jeanne d’Arc lors des fêtes 2018, sous l’œil bienveillant de celles qui ont vécu cette fabuleuse expérience par le passé ! #persévérance #humilité #courage pic.twitter.com/4jJBMzmqmL
— Olivier Carré (@olivier_carre) February 19, 2018
Anche Bénédicte Baranger, presidente del comitato Giovanna d’Arco, ha deplorato una tale “polemica”. «Questa ragazza è stata scelta per ciò che è: una personalità interessante e uno spirito saldo», ha commentato all’AFP.
Ella corrisponde ai quattro criteri di scelta che ci siamo prefissi: risiedere a Orléans da 10 anni almeno, essere secolarizzata in un liceo cittadino, essere cattolica e dedicare del tempo agli altri. […] Non c’è alcuna provocazione: porterà la nostra storia di Francia a tutti, come hanno fatto le altre Giovanna prima di lei.
A mo’ di promemoria, questa 589esima edizione della celebrazione della fine dell’assedio di Orléans durante la guerra dei 100 anni si svolgerà dal 28 aprile all’8 maggio. Sarà segnata – come sempre – dalla cavalcata nella città della giovane ragazza scelta per interpretare la parte della liberatrice della città, con l’armatura indosso e lo stendardo in pugno.
Nel 2002 la giornalista Charlotte d’Ornellas era stata designata per essere Giovanna d’Arco durante le feste giovannee a Orléans.
Trovo questa polemica particolarmente triste. E penso che le persone che l’alimentano non conoscano le feste di Giovanna d’Arco. […] L’elezione di Giovanna d’Arco non è un’elezione di una miss Francia o di una miss Orléans, e neppure di una miss Giovanna d’Arco. È una cosa molto più profonda. Tutto poggia sul messaggio. […] Le questioni fisiche non rientrano in tal conto, nelle feste di Giovanna d’Arco. A Orléans accade il contrario: sono precisamente la cultura francese e la cultura orleanese che vengono celebrate. E questo messaggio non è assolutamente stato tradito,
ha reagito in un’intervista accordata a Boulevard Voltaire.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]