Caritas e parrocchie a lavoro in mense e dormitori per accogliere i senzatetto: la mappa degli aiuti. Questa è la chiesa che predica Papa Francesco!
La chiesa si conferma ancora una volta il vero punto di riferimento per poveri e bisognosi ogni qual volta arriva un’ondata di gelo.
Un appello alla solidarietà è arrivato dalla Comunità di Sant’Egidio che ha lanciato una raccolta straordinaria di coperte e indumenti caldi da donare a chi ne ha bisogno. «Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza – ha esortato il presidente Marco Impagliazzo – che è il primo nemico di chi vive per strada: invitiamo tutti a prestare attenzione a chi passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci» (Avvenire, 26 febbraio)
Da nord a sud così la chiesa e le strutture cattoliche si stanno mobilitando. Ecco alcune iniziative in corso.
I dormitori a Torino
Un appello alle parrocchie affinché tengano aperte le porte ai senza dimora, è arrivato anche dall’arcivesco di Torino, Cesare Nosiglia. «Chiedo a tutte le parrocchie, case religiose, associazioni e movimenti ecclesiali – è l’appello di Nosiglia – di accrescere l’impegno per avvicinare le persone che nel proprio territorio (nel Centro storico soprattutto) dormono per strada e necessitano di assistenza. Dove è possibile, chiedo che si aprano nuovi servizi per l’ospitalità notturna.
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Anche l’Arcivescovado e gli altri dormitori promossi dalla diocesi intensificheranno i servizi di accoglienza. Si tratta di cose molto concrete: c’è bisogno di coperte, abiti pesanti, scarpe; e pasti e bevande calde».
Venezia chiama le parrocchie
Anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, «raccomanda e ricorda – si legge in una nota del Patriarcato – come le strutture diocesane ed associative già abitualmente impegnate nel campo dell’assistenza (mense, dormitori ecc.) siano ora ancor più attivate e mobilitate per venir incontro ad ulteriori necessità ed esigenze straordinarie».
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In previsione dei giorni più rigidi, inoltre, il Patriarca «invita anche le comunità parrocchiali della Diocesi veneziana a moltiplicare le attenzioni e ad essere particolarmente vigilanti e sollecite di fronte a situazioni di disagio e difficoltà che si potranno presentare nelle prossime ore, specialmente nei riguardi di chi è senza dimora, rendendosi perciò disponibili ad offrire – se possibile – anche direttamente accoglienza, ristoro ed ospitalità».
La Caritas in campo a Grosseto
La Caritas grossetana sta lavorando con il Comune e con la Protezione civile nella individuazione di posti – oltre ai dormitori già attivi in città – dove poter dare ricovero a persone senza tetto.
«Stiamo costruendo insieme questo percorso – si legge in una nota della Diocesi – noi faremo la nostra parte attraverso Caritas e le parrocchie, alcune delle quali hanno già dato la disponibilità di spazi, compatibili con le ordinarie attività pastorali». «Anche in questo frangente – dice il direttore di Caritas don Enzo Capitani – Ognuno sta dando la propria disponibilità senza proclami anche perchè l’importante sarà raggiungere l’obiettivo» (La Nazione, 24 febbraio).
Il rifugio di Falconara
Con l’abbassamento delle temperature, l’allerta meteo che indica nevicate copiose anche a bassa quota riapre i battenti il rifugio per senza fissa dimora che l’Unità di Strada di Falconara ha allestito nei locali della chiesa di San Marcellino, in via Friuli a Palombina Vecchia, concessi dalla parrocchia di San Giuseppe.
Il rifugio è riaperto da sabato 24 febbraio, per una settimana. Cena, un luogo coperto dove dormire e la colazione al mattino. Un servizio reso possibile anche dalla collaborazione di varie associazioni (Scout, Azione Cattolica, Tenda di Abramo) e dei servizi sociali del Comune. Nella precedente emergenza freddo, dal 20 gennaio al 10 febbraio scorsi, sono state accolte 29 persone, di cui 25 uomini e 4 donne. In tutto il periodo 222 presenze al servizio retto da circa 90 volontari (Ancona today, 25 febbraio).
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La raccolta di Sant’Egidio a Roma
A Roma la Caritas è attiva in diversi punti della città a cominciare dalla stazione di Termini. «Ricordiamo anche che dalle 19 alle 20 in via Dandolo – aggiunge Roberto Zuccolini, portavoce della Comunità di Sant’Egidio – è possibile portare alla Comunità coperte e quant’altro possa essere utile ai senzatetto».
Nel complesso la cabina di regia è affidata alla Sala Operativa Sociale che raccoglie le segnalazioni inviate al numero verde 800440022 e che assicura azioni di monitoraggio con le Unità di Strada (Roma Today, 26 febbraio).
Cibo e bevande calde a Napoli
A Napoli e dintorni, la Comunità di Sant’Egidio distribuirà cibo, bevande calde e coperte e, in collaborazione con Eav, la società che si occupa del trasporto pubblico in diversi comuni campani, ha ottenuto l’apertura delle stazioni di Porta Nolana e Montesanto.
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Inoltre la Sant’Egidio continua la raccolta straordinaria di coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo, thermos ed altri generi di conforto che saranno distribuiti durante le cene itineranti che la Comunità offre durante tutto l’anno portando bevande e pasti caldi, iniziative che in questi giorni verranno moltiplicate per aiutare ad affrontare questa ondata di freddo eccezionale chi vive per strada. Per questo è aperta la chiesa di san Nicola a Nilo al centro storico in via San Biagio dei Librai 10, da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 20.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 20.00.
Il camper in Puglia
La Fondazione Megamark di Trani ha donato un pulmino attrezzato con medicine e strumenti per una prima assistenza sanitaria. Grazie a questo la comunità comboniana barese, insieme all’ “Associazione Nikolaos” Prof. Nicola Damiani Onlus e a “Medici con l’Africa Cuamm”, può raggiungere a bordo di un camper tutte le persone in condizione di precarietà e senza fissa dimora, i poveri, gli immigrati, i rom e le vittime del caporalato nelle province di Bari e Foggia.
Un servizio indispensabile in questo periodo in cui regnano freddo e gelo e a farne le spese sono proprio le categorie assistite con il camper mobile (Agensir, 25 febbraio)
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Insieme Comune-Caritas a Messina
Anche a Messina, l’amministrazione comunale ha deciso di attivare il piano di emergenza freddo del programma «Homelesszero». La rete vede, insieme al Comune, le Consulte comunali di Protezione civile e delle organizzazioni sociali e le associazioni di volontariato operative nell’area dei senza fissa dimora.
Il Piano ha i suoi punti di forza nel dormitorio «Casa di Vincenzo» e nelle case di accoglienza della Caritas e dei Padri Rogazionisti, che da protocollo aumenteranno i posti disponibili e aumenteranno la fascia oraria di accoglienza, anticipando l’orario serale e posticipando quello mattutino. Le due strutture site nei pressi della stazione centrale, «Help Center», per l’accoglienza diurna e la «Casa di Vincenzo», per l’accoglienza notturna, opereranno in stretta connessione per garantire un riparo durante l’intera giornata. Le situazione di emergenza potranno essere segnalate dai cittadini alla Centrale operativa del Comune (telefono 090771000), numero della Polizia municipale che le trasmette al Servizio sociale professionale.