Un mandriano che si batte contro falsi e ipocriti. Che eroe Amos!
Amos è il primo profeta di cui sono stati scritti gli oracoli, e dunque storicamente il primo profeta di cui ci è giunto un libro. Fu attivo nel regno di Israele, nel nord del paese, nell’VIII secolo a.C.
Amos era di Tecoa, un villaggio posto a due ore di cammino da Betlemme, sedici chilometri a sud di Gerusalemme (nella mappa qui sotto la localizzazione di Tecoa).
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Era un mandriano, non era un profeta di professione, aderente ai circoli profetici. Fu personalmente chiamato da Dio per la sua missione mentre stava pascendo le sue mandrie.
Don Federico Tartaglia ne ricostruisce la storia in “E’ ora di leggere la Bibbia” (Ancora editrice), a cui è collegato anche un canale You Tube. Perché Amos è un profeta unico nel suo genere.
Da Giuda al Nord
Il cuore del libro è la scena che meglio di ogni altra descrive la missione del profeta. Amos è del regno di Giuda, ma il Signore lo invia a profetizzare nel regno del Nord e già questo pregiudica il suo compito, che diventa ancora più insostenibile quando la sua parola non sarà come quella degli altri profeti di corte, una parola di compiacimento e di rassicurazione.
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Contro re e potenti!
Amos denuncia senza paura e senza ambiguità il re, i potenti del popolo, il culto e i sacerdoti, fin quando il sommo sacerdote Amasia lo caccia
Amasia, sacerdote di Betel, disse ad Amos: «Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiù e là profetizza; ma a Betel non profetizzare più, perché è santuario del re e residenza reale».
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Lo scontro con Amasia
Le parole del sacerdote lo tradiscono: quel santuario è diventato il santuario del re e non c’è più posto per il Signore. Amos non ha paura, non l’ha mai avuta e offre una risposta che è tra le migliori frasi di tutta la Bibbia:
Allora Amos rispose:
«Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: Va’, profetizza al mio popolo, a Israele. Ora ascolta la parola del Signore. Tu dici: Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d’Isacco!».
Poi Amos si fa prendere la mano e la profezia su Amasia è difficile da dimenticare, anche perché si avvererà:
Così dice il Signore: «Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese».
Rude mandriano, Amos, schiena dritta, simbolo di coloro che non si piegano dinanzi alle cricche dei potenti, fossero anche sacerdoti o re.
Le 5 visioni
Ma che cosa aveva detto di così duro il profeta per essere cacciato? Egli aveva avuto cinque visioni, che preannunciavano il Giorno del Signore, visioni di un futuro oscuro che si sarebbe potuto evitare se il popolo avesse accolto la parola del profeta, che per questo possiede la forza di un fulmine:
Guai a quelli che vivono tranquilli a Sion e fiduciosi sul monte di Samaria. Si stendono su letti d’avorio, si sdraiano sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli presi dalla stalla, bevono il vino in ampie coppe e si ungono con gli oli più pregiati, ma non si addolorano per la rovina di Giuseppe.
Il giudizio divino
Se la denuncia di Amos non conosce timore alcuno, ancora più forte è la promessa del giudizio divino:
Io manderò in Giuda un fuoco che divorerà i palazzi di Gerusalemme. Ecco, io vi schiaccerò come un carro carico di covoni schiaccia la terra.
Ecco, verranno per voi dei giorni in cui sarete tirate fuori con gli uncini e i vostri figli con gli ami da pesca. Prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio! Egli muta l’aurora in tenebre e cammina sulle alture della terra.
Ira e sdegno contro gli ipocriti
Amos è un profeta rock! Un turbine di ira e di sdegno contro coloro che vorrebbero sfuggire al Giorno del Signore, rifugiandosi dietro la falsità dei riti e dimenticando le proprie nefandezze. È il profeta di tutti gli sconfitti, di quanti sono stati oppressi dal sorriso rassicurante di potenti senza scrupoli, sdraiati sui loro untuosi divani!
Con Amos la storia della Bibbia ha trovato un vero eroe, e tutti gli ipocriti che vogliono usare la religione dovranno fare i conti con la sua parola.