Le tradizioni abbondano. Eccone alcune, dai pancake alla preghieraMolti cattolici trascurano il significato speciale del giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri, considerandolo al massimo l’ultimo giorno del Carnevale, il Martedì Grasso, da festeggiare.Ci sono tuttavia dei modi splendidi per celebrare degnamente questo giorno, approfondendone il significato attraverso antiche tradizioni. Scegliete quello che vi si addice di più!
1) Mangiate frittelle! Farlo è diventato popolare in molte zone del Regno Unito e dell’Irlanda fin dal Medioevo, visto che il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri era un momento tradizionale per consumare le riserve di burro, latte e uova, a cui spesso bisognava rinunciare in Quaresima. I bambini andavano di casa in casa cantando o recitando poesie in cambio di frittelle. E allora servitevi, sapendo che facendolo state vivendo la vostra eredità cattolica!
2) Cercate l’assoluzione. Il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri è un’ottima occasione per confessarsi e prepararsi all’inizio della Quaresima. Se non riuscite a confessarvi, fate un esame di coscienza, e poi decidete a cosa rinuncerete in Quaresima. Cercate di tenere sempre a mente le vostre motivazioni e di chiedere a Dio con fervore di benedire il vostro sacrificio.
3) Andate a Messa e/o all’adorazione eucaristica. Il Martedì Grasso è la festa del Santo Volto di Gesù. Come rivelato a suor Pierina, ogni martedì è un giorno di riparazione alle offese nei confronti del Santo Volto, idealmente di fronte al Santissimo Sacramento, ma il Martedì Grasso è ancora più speciale visto che è proprio la festa del Santo Volto! Festeggiarlo come tale renderà più significativo il vostro Mercoledì delle Ceneri.
4) Invocate il Santo Volto in preghiera. Provate la devozione della Freccia d’Oro:
“Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio. in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Amen”
o la litania del Santo Volto. Se non avete molto tempo potete sempre ricorrere a questa splendida breve preghiera di riparazione alle offese al Santo Volto che Gesù ha rivelato a suor Maria di San Pietro:
“Ammirevole è il nome di Dio”.
Come fa una preghiera sul nome di Dio a confortare il Suo volto? “Il mio nome è bestemmiato ovunque”, ha rivelato Gesù secondo suor Maria di San Pietro, spiegando che con la blasfemia il peccatore maledice il Suo Volto. Gesù ha detto alla religiosa: “Se solo sapessi che grandi meriti si acquistano pronunciando anche solo una volta ‘Ammirevole è il Nome di Dio’ in spirito di riparazione per la bestemmia!”
5) Condividete una “torta del re” con i vostri cari. È una tradizione del Martedì Grasso con forti radici cattoliche europee. Sapevate che il periodo del Carnevale a New Orleans inizia il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, giorno in cui molti mangiano la “torta del re”, e finisce il martedì che precede il Mercoledì delle Ceneri? Ci ricorda di onorare Cristo Re come è stato onorato dai Re Magi nell’Epifania.
In genere nella “torta del re” viene inserito dopo la cottura un pupazzetto di plastica che rappresenta un bambino, e secondo alcune tradizioni chi lo trova guida la famiglia in preghiera o deve preparare la torta l’anno successivo. Le “torte del re” sono spesso tonde o a forma di corona, con glassa e cannella. Spesso sono decorate in viola, oro e verde, i colori tradizionali del Martedì Grasso, che rappresentano giustizia, regalità e fede.
Usate il simbolismo di questi colori per parlare della giustizia, della regalità e della fede che incarna Cristo, e della gioia di trascorrere del tempo in famiglia festeggiando insieme. Parlate soprattutto del colore viola e spiegate che lo si vedrà durante tutta la Quaresima a simboleggiare sia la Passione che la regalità di Cristo.
In qualsiasi modo celebrerete questo martedì, spero che alcuni dei suggerimenti (o tutti) vi aiutino a rendere questo giorno speciale più significativo e piacevole per voi e la vostra famiglia!
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]