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Narcisismo o autostima, qual è la differenza?

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Javier Fiz Pérez - pubblicato il 05/02/18
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Esiste una linea sottile tra il narcisismo e l’autostima. La chiave per distinguerli è nello sguardo nei confronti degli altriAl giorno d’oggi l’autostima è qualcosa che ci preoccupa molto. È un tema ricorrente quando si parla di educazione, superamento, depressione… In alcuni casi, tuttavia, l’autostima – o la sua mancanza – può sembrare, o essere, una forma di narcisismo.

Nel 1890, William James ha identificato l’autostima come una necessità umana fondamentale, essenziale per la sopravvivenza come l’ira e la paura.

Spesso, però, non siamo in grado di vedere le differenze tra l’autostima e la vanità, o non siamo capaci di capire come le nostre azioni e reazioni possano servire per rafforzare l’una o l’altra.



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Il dottor Sheldon Solomon, professore di Psicologia Sociale, noto per lo sviluppo della Teoria della Gestione del Terrore, considera l’autostima una questione controversa, visto che per alcuni è di fondamentale importanza per il benessere psicologico e interpersonale, mentre altri la associano a un aumento della violenza e all’insensibilità sociale.

Al riguardo, il dottor Solomon dice che avere un’alta autostima è problematico perché si associa a un aumento dell’aggressività, volontaria o meno, di modo che l’autostima potrebbe equipararsi al narcisismo.

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La linea sottile tra l’autostima e il narcisismo

Si può affermare che il narcisismo sia l’autostima elevata all’ennesima potenza, l’ammirazione eccessiva che si prova per il proprio aspetto fisico, le proprie qualità, le proprie doti.

In questo senso, l’egocentrismo è la paranoia del narcisista; l’ammirazione che si prova per se stessi è tale che ci si crede al centro dell’attenzione e della preoccupazione degli altri.



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Questi due fenomeni psicologici sembrano descrivere ciò che accade a molte persone, ma per chi non ha familiarità con il tema è bene sottolineare le differenze esistenti tra narcisismo e autostima.

Il narcisismo presuppone la negazione del valore degli altri, ridotti a meri fornitori di attenzione e fama.

L’autostima, invece, è ciò che fa sì che ci sentiamo bene con noi stessi come esseri integrati in una società piena di esseri umani perfettamente validi.

L’autostima è un atteggiamento orientato agli altri, basato sui traguardi che abbiamo raggiunto, sui valori che difendiamo e la cura che abbiamo dimostrato.

Il narcisismo, al contrario, si basa spesso sul timore del fallimento o della debolezza, su un approccio centrato su se stessi, sull’intenzione poco sana di essere considerati i migliori, su un’insicurezza profonda e sul soggiacente senso di insufficienza.

Quando le persone si nutrono di una sana autostima non dimenticano il valore dell’empatia nei confronti degli altri. La compassione e la collaborazione predominano al posto dell’arroganza e dell’egoismo illimitato.

Non c’è dubbio sul fatto che le persone con un buon livello di autostima e una sana empatia sono strumenti molto efficaci per una convivenza che rispetti maggiormente la dignità dell’essere umano.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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