Senza la connessione con Gesù finiamo per annegare i nostri sogni: lo ha detto il Papa ai giovani che l’hanno accolto nel Santuario di Maipù.E’ il Santuario di Maipù, nella capitale, ad ospitare questo pomeriggio l’incontro tra Francesco e i giovani cileni. Un luogo storico, perché commemora il voto del popolo di erigere un Santuario alla Vergine del Carmine nel luogo dove sarebbe stato sconfitto l’esercito spagnolo che, 200 anni fa, nel 1818, metteva a rischio l’indipendenza raggiunta 8 anni prima. A Santiago il Papa era rientrato da Temuco dopo aver pranzato con gli abitanti dell’Araucania, la terra degli indios Mapuche.
So che il cuore dei giovani cileni sogna e sogna in grande
Il Papa parla ai giovani, dopo aver ascoltato il saluto di uno di loro, e conferma ciò che ha sentito: “Dio pone nel vostro cuore sogni di libertà, sogni di gioia, sogni di un futuro migliore”, il desiderio di “essere i protagonisti del cambiamento”. La fede, dice, provoca nei giovani sentimenti di avventura, ma a voi piacciono le avventure e le sfide. I giovani, continua il Papa, “sono inquieti, cercatori, idealisti”. Presto matureranno, dicono gli adulti, o peggio si corromperanno, come se maturare fosse “accettare l’ingiustizia, credere che non possiamo fare nulla, che tutto è sempre stato così”.
E tenendo conto di tutta la realtà dei giovani, ho voluto realizzare quest’anno il Sinodo e, prima del Sinodo, l’Incontro dei giovani perché si sentano e siano protagonisti nel cuore della Chiesa; per aiutarci a far sì che la Chiesa abbia un volto giovane, non certo perché si fa un trattamento con creme rigeneranti, ma perché dal profondo del cuore si lascia interpellare, si lascia interrogare dai suoi figli per poter essere ogni giorno più fedele al Vangelo. Quanto ha bisogno la Chiesa cilena di voi, per “scuoterci” e aiutarci ad essere più vicini a Gesù!
Senza connessione i ragazzi si sentono persi
Francesco racconta come per un giovane di oggi sia importante essere sempre connesso a Internet, avere la batteria del suo cellulare sempre carica. Pena sentirsi fuori dal mondo, disorientati, di cattivo umore. Con la fede è lo stesso, afferma, “quando rimaniamo senza questa “connessione” che dà vita ai nostri sogni, il cuore inizia a perdere forza”.
Senza connessione, senza la connessione con Gesù, finiamo per annegare le nostre idee, i nostri sogni, la nostra fede e ci riempiamo di malumore. Da protagonisti – quali siamo e vogliamo essere – possiamo arrivare a pensare che è lo stesso fare qualcosa o non farlo. (…) Mi preoccupa quando, perdendo il “segnale”, molti pensano di non avere niente da dare e rimangono come persi. Non pensare mai che non hai niente da dare o che non hai bisogno di nessuno.
La password di Hurtado: cosa farebbe Cristo al mio posto?
Ma i giovani del Cile hanno un santo che può guidarli. Francesco parla di sant’Alberto Hurtado, sacerdote gesuita, che aveva una regola semplice per mantenere acceso il suo cuore. Il Papa la dice e la fa ripetere ai ragazzi perchè la ‘memorizzino’ come si fa con le password:
La password di Hurtado era molto semplice – se volete mi piacerebbe che la appuntaste sui vostri cellulari. Lui si domandava: «Cosa farebbe Cristo al mio posto?». A scuola, all’università, per strada, a casa, cogli amici, al lavoro; davanti a quelli che fanno i bulli: “Cosa farebbe Cristo al mio posto?”. Quando andate a ballare, quando fate sport o andate allo stadio: “Cosa farebbe Cristo al mio posto?”. È la password, la carica per accendere il nostro cuore, accendere la fede e la scintilla nei nostri occhi. Questo è essere protagonisti della storia.
Anche nel deserto ci sarà sempre la connessione con Gesù
Il Papa invita i giovani ad essere coraggiosi e a rischiare, ad andare incontro ai loro coetanei dovunque, senza paura, perché non saranno mai soli.
Cari amici, cari giovani, «siate i giovani samaritani che non lasciano mai un uomo a terra lungo la strada. Siate i giovani cirenei che aiutano Cristo a portare la sua Croce e condividono la sofferenza dei fratelli. Siate come Zaccheo che trasforma il suo cuore materialista in un cuore solidale. Siate come la giovane Maddalena, appassionata cercatrice dell’amore, che solo in Gesù trova le risposte di cui ha bisogno.
Abbiate, conclude, la disponibilità di Maria per cantare con gioia e fare la Sua volontà.