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Anna racconta su Instagram la sua battaglia (a colori) contro il cancro

Anna Francesca Fiora
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Silvia Lucchetti - Aleteia Italia - pubblicato il 13/01/18
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Cancer fighter c’è scritto sul suo profilo perché da quando il “bastardo” l’ha colpita lei è diventata una guerriera piena di coraggio e voglia di vivere!Anna ha 29 anni, un anno meno di me. Siamo coetanee, apparteniamo alla stessa generazione, anche solo per questo motivo la sento vicina. Anna è un architetto ma è anche una guerriera, come ha scritto sul suo profilo Instagram: Cancer fighterIl nemico da battere è il linfoma di Hodgkin (il “bastardo” come lo chiama lei) che attacca i linfonodi e colpisce maggiormente le persone tra i 20 e i 40 anni.

Ninaintown

Infatti proprio sul social più amato Anna Francesca Fiora, Ninaintown, racconta da qualche mese la sua vita con il cancro, un diario fotografico che narra ciò che prova, i momenti belli, quelli insopportabili, la paura, tutto sempre con un’inarrestabile grinta, grande ironia, tanta speranza e voglia di vivere! Anzi, di vincere!

Scorrendo i suoi post gli occhi vengono catturati dai colori pieni, accesi e vivaci anche nelle immagini più delicate… dove la tristezza dovrebbe avere la meglio con le sue tonalità buie, spente, piatte.

Nell’intervista al Corriere della Sera  Anna racconta che alcuni medici l’hanno contattata per congratularsi con lei per il messaggio che attraverso il suo profilo Instagram condivide: “si può guarire, non bisogna arrendersi!”.

«Alcuni medici specializzandi lo hanno visto e mi hanno scritto. Mi hanno detto che quello che faccio è molto bello e può davvero essere utile a chi è nella mia stessa situazione»(Corriere.it).

Colora la vita contro il cancro… per aiutare anche gli altri!

E questo è stato proprio il pensiero che ha attraversato la mente della giovane la sera prima di cominciare la chemioterapia. Il nome del suo progetto? «Colour life against cancer», «Colora la vita contro il cancro», ve lo avevo detto che ama i colori!

«Perché questo nome? L’ho scelto perché a me piacciono tanto i colori e dopo aver visto la lastra del mio corpo in bianco e nero me ne sono innamorata ancora di più. Le sfumature sono un simbolo di positività, come d’altra parte, lo sono le fotografie. Pubblicare questi post quotidiani è diventato, per me, un esercizio di ottimismo che mi auguro possa essere d’aiuto anche ad altri» (Corriere.it).

Il Nilo sul braccio

«È stato il mio fidanzato, Federico, laureato in Medicina, ad accorgersi che qualcosa non andava. Mi si era ingrossata una vena. È come se mi fosse comparso il Nilo sul braccio. Ero in vacanza. Nemmeno un mese dopo sono entrata in reparto per cominciare le terapie, dato che questa non è una malattia operabile». (Corriere.it)

E così la giovane ha cominciato il suo percorso all’ospedale le Molinette e la sua vita è cambiata, nausea, stanchezza, dolori, paure. Anna ha smesso di andare a cavallo ma continua a lavorare quando può. I capelli li ha tagliati prima che cadessero ma ha fatto arrivare Ines dal Giappone, la sua super parrucca rossa!

«A lavorare ci vado, tutte le volte che sto meglio, ma l’equitazione no, quella per il momento ho dovuto sospenderla del tutto per colpa del bastardo. Eh sì, per quanto cerchi di tenermi su, ogni tanto non posso che chiamare così il tumore» (Corriere.it).

“Anna bello sguardo”

“Anna bello sguardo” cantava Lucio Dalla e guardando questa foto ho pensato ai versi di quella splendida canzone. “I miei occhi sono rimasti gli stessi” scrive Anna commentando la sua foto. E dagli occhi emerge il suo coraggio, l’energia, la tenacia, la dolcezza!

Scorrendo le foto restano impresse quelle di Natale e Capodanno. C’è gioia, riconoscenza, gratitudine nelle immagini e nelle parole che le accompagnano. Perché gli occhi di Anna non sono cambiati ma il modo di vedere le così sì, “e questo è un dono” davvero!

 

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