Molto documentate ma poco chiarite dalla scienza, sono fonti di opinioni divergenti: dalle semplici illusioni cerebrali a vere uscite dell’anima dal corpo fisico-organico“Cosa succede? Dove sono? Non può essere… Quello lì sotto sembro io!” Questo tipo di resoconti è ormai noto, e ci sono prove sufficienti del fatto che molti di loro provengono da persone che non stanno mentendo. Non si tratta di falsità, o meglio, queste persone non stanno confezionando qualcosa che non hanno percepito.
L’esperienza extracorporea è un fenomeno molto documentato ma poco conosciuto a livello di cause e sviluppo. A volte è stato collegato a capacità spirituali, magiche e sciamaniche, al di sopra della percezione, a sdoppiamenti corpo-mente (anima), a proiezioni verso mondi immateriali, esodi dell’anima o viaggi astrali.
Si tratta di un fenomeno relativamente consistente nel corso della storia, e si può rinvenire in numerosi racconti religiosi di molti popoli fin dall’antichità, o almeno in racconti che sembrano concordare con queste esperienze: la percezione per cui si esce dal corpo fisico e in uno stato fluido o etereo, sottile, si percepisce la realtà circostante e perfino il corpo stesso dal di fuori, in genere dall’alto.
Come si verificano?
La cosa più abituale è che queste esperienze si verifichino durante il sonno, prima di raggiungerlo, mentre si dorme, o al contrario vicino al momento del risveglio.
È interessante aggiungere che si possono verificare in modo non spontaneo cercando di non cadere nel sonno profondo e mantenendo una certa allerta, con impedimenti del sonno o orientamento tematico dei pensieri in una certa direzione, ma anche con tecniche di trance e rilassamento o attraverso movimenti corporali dell’atto di alzarsi durante la fase di conciliazione della sonnolenza.
Si possono anche raggiungere – anche se tutte le metodologie dipendono molto dai soggetti –, mediante la stimolazione elettromagnetica a certe frequenze in alcune zone del cervello, o piuttosto portando quest’ultimo al disorientamento dei riferimenti, o al contrario con sovraccariche sensoriali, che riescono a far sì che il cervello configuri risposte sfocate agli stimoli percettivi creati.
Anche l’uso di sostanze chimiche come allucinogeni o droghe psichedeliche, la bevanda amazzonica ayahuasca o l’erba messicana chiamata “salvia degli dei”, di uso sciamanico, può far raggiungere queste esperienze.
È importante ripetere che non tutte le persone riescono a riprodurre questo tipo di esperienze extracorporee, o a farlo con la stessa facilità.
Dall’altro lato, questo fenomeno è anche documentato da alcune persone in circostanze vicine alla morte. Non pochi resoconti parlano infatti dell’uscita percettiva dal corpo e della capacità di vederlo dal di fuori. Non è chiaro se entrambe le situazioni (esperienze vicine alla morte che non hanno nulla a che vedere con incidenti o possibilità di morire) possano assomigliarsi del tutto, anche se presentano molti punti in comune.
Le spiegazioni esoteriche
All’interno dell’esoterismo e della magia, lo sdoppiamento, a volte chiamato “viaggio astrale”, si intende come la capacità di conoscenza superiore (a volte su altri livelli o realtà, o nel modo di iniziazione da parte di altri esseri o enti, nei cosiddetti Registri Akashici) e di raggiungimento di un miglioramento della consapevolezza con cui il soggetto sa di essere qualcosa di più di un essere organico animale e destinato alla morte materiale come unico fine della vita. Oltre a un organismo materiale caduto è un corpo astrale o etereo, formato da elementi immortali e che può ascendere a stadi superiori.
In genere si menziona la connessione tra il corpo astrale e quello fisico attraverso un cordone argentato. Nel caso in cui questo cordone si rompesse si verificherebbe la situazione di morte, e lo sdoppiamento significherebbe l’impossibilità di tornare alla vita, al corpo fisico, trattandosi allora della morte della persona.
Molte correnti alchemiche, gnostiche e in generale esoteriche non considerano il corpo astrale come la corporalità più elevata dell’essere umano, ma piuttosto vicino al corpo fisico-organico in quello che sarebbe un insieme di cinque, sette o più piani di corporeità.
Sono forse i gruppi spiritisti, la Teosofia, la gnosi di Samael Aun Weor, le ramificazioni del Rosacrocianesimo (un po’ meno nella Massoneria e in altre società segrete) e le loro diverse fraternità, ordini e società, che hanno mantenuto l’importanza dottrinale di questo piano sottile, come anche l’uso di tecniche per raggiungere questo sdoppiamento, ma possiamo citare anche la Grande Fratellanza Universale, altri gruppi di Maestri Ascesi, l’Antroposofia e le correnti neo-indigeniste e sciamaniche.
Avvengono davvero o sono solo un’illusione generata dal cervello?
La risposta più adeguata è che non sappiamo con chiarezza di cosa si tratti e se si possano raggruppare tutte sotto le stesse cause, anche se probabilmente esiste un’ampia gamma eziologica (cause diverse).
Alcuni esperimenti sembrano indicare attività cerebrale in aree come quella spaziale o quella del movimento e della memoria, che suggeriscono la costruzione di queste esperienze, e quindi la loro illusione, anche se le ragioni non sono chiare.
In ogni caso, a livello scientifico non ci sono prove chiare del fatto che si verifichi una vera uscita dal corpo organico, essendo molto semplice realizzare una serie di esperimenti, in particolare con quelle persone che dicono di poter realizzare questi sdoppiamenti in modo deliberato: basterebbe chiudere loro completamente la vista e dopo aver prodotto questo fenomeno chiedere di riconoscere diversi oggetti nella stanza che non hanno potuto vedere in precedenza.
Ad ogni modo, non si sa se esperimenti come questo o altri simili siano risultati utili e possano accreditare l’idea che si verifichi un’uscita reale dal corpo fisico di qualche parte della personalità del soggetto e con capacità percettiva.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]