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Un metodo infallibile per ridurre a zero l’inquinamento acustico familiare

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MIENMIUAIF - MIA MOGLIE ED IO - pubblicato il 20/12/17
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Avete figli piccoli e nel pieno della loro potenza creativa? Siamo certi che li amiate senza condizioni ma che ogni tanto gradireste un’oasi di silenzio. E non solo di notte!di Marcella Manghi

Ogni figlio costa 9.441 tonnellate d’anidride carbonica, moltiplicando con la sua vita il contributo all’inquinamento dell’atmosfera”.

La frase è cavallo di battaglia degli adulti child-free, coppie che rinunciano ad avere figli per “altruismo globale”.Per convincersi del tutto dovrebbero passare da casa mia: vedrebbero un autentico disastro ambientale.

Chi non ha figli non immagina quanta carta consumino tre bambini con forbici e penne. Davanti ai miei vandali in azione, non riesco però a pensare all’effetto serra o al disboscamento dell’Amazzonia; piuttosto sono sensibile a un altro inquinamento: quello acustico.

Il rumore che arriva è assordante. Impossibile lavorare al computer o leggere. Ho bisogno di un po’ di tranquillità. Non c’è che una soluzione: uscire tutti.

E poiché al parco non si va quando piove, non resta che la biblioteca.

Come entriamo, i tre selvaggi dal grido facile si zittiscono con qualcosa che sa di miracolo. A me non riesce mai. Avanzano alla sezione ragazzi e siedono composti a sfogliar libri. I prodigi della cultura.

A vederli, sarebbero appagati anche i child-free: le creature sono così calme che stento a credere stiano consumando ossigeno. Il caos è solo un ricordo: ora il silenzio si può toccare.

Per me arriva finalmente un po’ di tranquillità. La prossima volta porterò anche il computer: per lavorare non potrei auspicare condizioni migliori.



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All’ora d’uscire i tre satelliti esplodono fuori come mine vaganti. Appena imbocchiamo il cancello per la via di casa, schizzano via. Ormai devono aver capito la strada del ritorno. Bene. Del resto, tra non molto la rifaranno da soli.

Tra dieci anni, forse meno, se ne usciranno soli per avere un po’ di tranquillità da una madre ingombrante. Verranno a cercare un libro proibito o un angolino semibuio dove accendersi una sigaretta.

Allora sarò io quella irrequieta, seduta al tavolo di casa, che non vedrà l’ora che tornino. Sì, perché prima del loro rientro non avrò la serenità per riuscire a lavorare…

 

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