di Anna Broderick
In questo Avvento, ho scoperto un bel video di Natale della ODB Films che per me ha rappresentato una sfida spirituale. Eccolo qui:
https://www.youtube.com/watch?v=Q6kLSEwqjgE&feature=youtu.be
Riusciamo a concordare tutti sul fatto che i personaggi della Natività chiedevano qualcosa del genere da anni? Bel lavoro, Bob Rice. Hai davvero catturato quello che sospettavamo ci volesse dire quel giovane pastorello.
Maria è stata “messa da parte” per una missione molto specifica.
Anche volte anch’io mi sento “messa da parte”. Messa da parte dagli amici il venerdì sera mentre guardo la mia commedia romantica anni Novanta preferita, o a cena con i miei amici accoppiati.
E non mi piace essere messa da parte. Do una connotazione negativa al fatto di essere “messa da parte”, e lo traduco nell’essere “sola”.
C’è tuttavia una parte di me che può immaginare come si debba essere sentita Maria scoprendo la sua [intensa] missione da adolescente, ma tutto ciò che so su Maria suggerisce che abbia gestito la “bomba” della gravidanza in modo molto sano – ha ponderato la cosa nel suo cuore, e la sua vita è andata avanti. Mossa di classe, Maria, soprattutto considerando tutto quello che doveva venire in seguito.
La mia tendenza è affondare. Non è per niente sano.
Ma quando sono affondata ed è passato un po’ di tempo, ricordo che il Signore non ci dà mai una croce senza il modo per portarla.
In questo momento Dio mi sta chiamando a stare un po’ da sola. Ok, la chiamata non è alla solitudine, ma a vivere per conto mio per un po’. Ma se Dio mi ha dato dei periodi di solitudine, mi ha dato anche degli strumenti specifici per svolgere la mia missione.
A volte è difficile. Come passare dall’affondare nella mia solitudine a… non farlo?
Ecco tre cose che ho imparato:
1. Quando sei in solitudine, non sei solo
Anche altre persone vivono momenti di solutudine. Cercate un’altra persona in questa condizione da contattare subito, e fate qualcosa di attivo per coltivare un’amicizia con lei.
Un modo facile per iniziare: usate gli intervalli pubblicitari durante la partita o un programma per scrivere una lettera, un’e-mail o perfino un sms a qualcuno che non sentite da un po’.
2. Il tempo è davvero un dono
Potreste avere un po’ di tempo extra tra le mani, e quel tempo è davvero un dono – usatelo.
Un modo facile per iniziare: riscoprite le cose che amate. Per me si tratta di scrivere, suonare e disegnare. E quando ho smesso di scrivere, suonare e/o disegnare, condividere quelle cose, anche con una sola persona, è fondamentale. Potrtebbe dirle qualcosa di speciale, e dà a voi un modo per uscire dalla solitudine.
3. Dite a qualcuno che attraversate un momento di solitudine
Forse non avete l’energia per incoraggiare qualcun altro (suggerimento 1) o la motivazione per riscoprire qualcosa che amate (suggerimento 2). Parlate semplicemente della solitudine nel vostro cuore con un amico fidato.
Un modo facile per iniziare: chiamate un amico e ditegli che vivete un momento di solitudine.
La solitudine è una seccatura, lo capisco, ma anche Maria è stata “messa da parte” per realizzare la sua missione, e non era sola. Non dobbiamo esserlo neanche noi. Testa alta e guardate avanti!
Se vi è piaciuta questa storia, potete acquistare questo e altri splendidi video della ODB Films come parte della serie VCAT.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]