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3 rituali per rallentare il ritmo e goderci l’Avvento

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Angie Windnagle - pubblicato il 07/12/17
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Non lasciate che i preparativi materiali offuschino la sacralità di questo periodoHo sempre amato l’Avvento – l’attesa, il senso di anticipazione, l’oscurità che anela alla luce –, ma se non sto attenta, soprattutto come madre, è fin troppo facile permettere ai preparativi materiali di offuscare la sacralità di questo periodo.

Nei primi anni del mio matrimonio, ricordo che a Natale sentivo di non aver colto il punto – ero così impegnata a lavoro e nella vita personale che non avevo preparato il mio cuore al di là della Messa settimanale e di qualche preghiera extra qua e là. Dopo quegli anni di senso di perdita spirituale piuttosto che di gioia a Natale, ho deciso di trovare un modo per allenare davvero il mio cuore e insegnargli ad essere aperto e docile alla venuta di Cristo in questo periodo – a rendere l’Avvento un vero periodo di viaggio spirituale e di preparazione.

In latino, Avvento significa “arrivo”. Arriviamo a Betlemme per celebrare la nascita di Cristo nel primo Natale, lo accogliamo nel nostro cuore in modo più profondo qui e ora e siamo in viaggio per accoglierlo alla fine dei tempi. L’Avvento può diventare un momento di intenso incontro con Dio se lasciamo che il nostro cuore sia aperto alla sua venuta in ogni forma.

Uno dei modi migliori che conosco per sperimentare questo profondo periodo di preparazione è la preghiera quotidiana coerente e deliberata. Può essere semplice e approfondita, il punto è il contatto vivente quotidiano con Dio.

Ecco tre aspetti pratici e facili da implementare in ogni giorno dell’Avvento che mi aiutano a concentrarmi sulla preghiera. Mi aiutano ad aprire il cuore alla grazia, e in questo modo quando arriva il Natale il mio cuore è ricettivo e pronto a festeggiare.

1. Iniziate ogni giornata con un atto di fiducia

Una preghiera di consacrazione è semplicemente una forma di preghiera in cui si mette la propria giornata nelle mani di Dio, affidando alla sua cura tutto ciò che si è. Può essere una semplice frase come “Sono tuo e tutto ciò che ho è tuo”. In Avvento, la mia preghiera di consacrazione preferita è a Maria. Nella prima venuta di Cristo è stata Maria che ha portato Gesù in grembo fino a Betlemme perché la promessa di Dio potesse realizzarsi. Quando recito una preghiera di consacrazione mariana, sento come se fosse un modo per affidarci a Maria e far sì che ci porti a Betlemme nel suo cuore.

2. Avviate una tradizione familiare serale

In Avvento i miei figli amano leggere ogni giorno un passo della Scrittura, e mi piace che questo insegni loro la storia della salvezza. La nostra famiglia fa un albero di Jesse, leggiamo il passo della Scrittura dopo cena e lasciamo che i bambini appendano un ornamento all’albero. Amo il fatto che questa pratica possa essere semplice o elaborata e ci dia flessibilità man mano che i bambini crescono.

3. Abbracciate il silenzio (e non il cellulare)

Odio ammetterlo, ma la maggior parte delle sere mi attacco al cellulare. È un po’ il mio momento di tranquillità una volta che i bambini sono a letto e la giornata sta per finire. Le grazie d’Avvento più grandi che ho sperimentato, però, avvengono quando “digiuno” dal cellulare per un po’ alla fine della giornata e dedico quel momento alla preghiera. L’Avvento è caratterizzato dal silenzio nell’attesa della gioia che verrà, che si può perdere facilmente di vista di fronte al trambusto di questo periodo. Per trarre profitto da questo silenzio, spengo i dispositivi elettronici e metto un timer per fare solo cinque minuti di preghiera silenziosa alla fine della giornata. Inizio ricordando la presenza di Dio e dicendo semplicemente “Vieni nel mio cuore”. Dopo un minuto o giù di lì, provo a riflettere sulle parti del mio cuore che hanno bisogno della luce di Cristo, e poi chiedo a Dio di rimuovere le barriere che mi allontanano dal suo amore. Gli ultimi minuti resto semplicemente seduta, assorbo la sua grazia e resto in silenzio alla sua presenza.

Queste tre cose sono semplici da fare e hanno trasformato il modo in cui preparo il mio cuore a Natale. Alcuni anni riesco a fare di più, altri meno, ma il risultato è sempre lo stesso – riesco a rallentare il ritmo e ad aspettare nel silenzio pieno di speranza dell’Avvento.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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