Il ricatto a cui sono sottoposti i cristiani cinesi ha dell’assurdo. Ed è una forma di persecuzione camuffata
Togliete le immagini di Gesù Cristo e della Madonna, sostituitele con quelle del segretario del partito comunista Xi Jinping e potrete ricevere i fondi per la lotta alla povertà. È quello che si sono sentiti dire migliaia di cristiani in decine di piccoli villaggi del sudest della Cina (Tempi.it, 17 novembre).
Il South China Morning Post (14 novembre) ha rivelato che in vista del 2020, il presidente Xi ha in mente di sconfiggere la povertà nel suo Paese con un ricatto che ha ben poco di evangelico. Cioè far accedere le famiglie povere ai fondi stanziati dal suo governo… solo se sostituiscono le immagini sacre cristiane che hanno in casa con quelle del presidente.
“Ignoranti”
Qi Yan, deputato dell’Assemblea Nazionale del popolo nella città di Huangjinbu (che si trova nella contea dello Yugan, provincia di Jiangxi), e riferimento del governo in città, spiega: «Molti nuclei sono diventati poveri a causa di malattie che hanno colpito i membri della famiglia. Molti pensano che Gesù possa curare queste malattie ma è solo superstizione. Solo il partito comunista e il segretario generale Xi possono aiutarli. I cristiani sono degli ignoranti, credono che Dio sia il loro salvatore».
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Contraddizioni
Il Partito Comunista Cinese a Huangjinbu ha distribuito alla popolazione mille ritratti di Xi, perché li appendano in casa, senza però obbligare i cristiani a togliere le immagini religiose, a detta di Qi.
https://www.youtube.com/watch?v=imfznXX-LnE
Ma un residente di un’altra città della contea dello Yugan, ha rivelato: «È usanza in molte famiglie appendere al portone di casa per il Nuovo anno lunare (il capodanno cinese che nel 2018 si festeggerà il 16 febbraio, ndr) versetti del Vangelo o crocifissi. Tutti sono stati costretti a toglierli perché non c’era altro modo. Se non avessero accettato di farlo, non avrebbero avuto accesso al fondo anti-povertà» fondamentale per la sopravvivenza delle famiglie.
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Foto emblematiche
L’iniziativa fa parte della nuova intensa campagna di propaganda che mira a sviluppare il culto della personalità nei confronti di Xi Jinping. “Da credenti nella religione a credenti nel partito”, questo l’obiettivo dei sodali del presidente cinese. E stavolta ci sono anche le foto a documentare i cristiani intenti a staccare dalle pareti immagini di Cristo e croci.
Ad ora più di 600 villaggi della zona avrebbero già “volontariamente” eliminato dalle residenze private simboli cristiani, sostituendoli con segni distintivi del Partito comunista cinese (Il Foglio, 17 novembre).
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