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Il mio coniuge ha un pessimo carattere!

SELF ESTEEM
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Luz Ivonne Ream - pubblicato il 13/11/17
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Arriva a casa irritato e crea un ambiente sgradevole. Poi si pente. Che fare? Si può cambiare una personalità complicata?Dove manca amore, semina amore e raccoglierai amore. Quanto è difficile amare le persone iraconde e complicate! Sarà però più facile farlo se comprendiamo che dietro ogni “grugnito” c’è un grido disperato che dice: “Amami quando lo merito di meno, perché è quando ne ho più bisogno”.

Avrete sicuramente sentito qualche volta un’amica dire: “Mio marito ha un pessimo carattere; è molto scorbutico e gli basta un niente per alzare la voce”. Un momento! Allora quell’uomo non ha brutto carattere, ma non ha un carattere solido.

Se avesse carattere saprebbe controllarsi e non lasciarsi trascinare dalle emozioni. O bisognerebbe inquadrarlo in qualcuno di questi tipi di personalità: collerico, appassionato, nervoso, sentientale, sanguigno, flemmatico, amorfo, apatico.

Tutti nasciamo con un temperamento su cui bisogna lavorare fino a forgiare un carattere. È una qualità innata, ereditata e immodificabile, ed è responsabile delle nostre emozioni spontanee e delle reazioni tipiche che possiamo avere di fronte agli stimoli esterni.

Il carattere è il modo di essere personale. Sono i tratti e le caratteristiche che abbiamo raggiunto nel corso della nostra vita e che ci rendono unici. A differenza del temperamento, il carattere si può modellare ed educare, il che vuol dire che può cambiare grazie all’influenza dell’ambiente e dell’educazione, delle esperienze vissute e della solidità dell’intelligenza emotiva, tra gli altri fattori.

Il temperamento, quindi, non si può cambiare, ma il carattere si può sempre forgiare. Se uno dei coniugi a casa è iracondo e crea un ambiente sgradevole, vi invito a fare quanto segue:

  • Comprensione. Il primo invito, e il più importante, è comprenderlo con un cuore aperto e misericordioso. È vero, è stancante avere a che fare con una personalità di questo tipo, e quello che può frustrare di più è il fatto di non avere il potere di cambiarlo. Possiamo però scegliere l’atteggiamento con cui risponderemo a quella personalità o nei momenti in cui ci rendiamo conto che inizia a creare un ambiente sgradevole in casa. L’amore è comprensivo, dice San Paolo. Quando vostro marito arriva di cattivo umore a casa o vostra moglie vi accoglie isterica, siete sicuri che sia arrabbiato/a? Non sarà che c’è in lui/lei un po’ di tristezza, preoccupazione, delusione, paura o frustrazione? Pensateci… Se riuscite davvero a capire cosa c’è dietro quella maschera da “orco”, sarà più semplice per voi non subire tanto quel suo atteggiamento sgradevole.
  • Evitate di sminuirlo. Anche se vi viene voglia di farlo e pensate che se lo meriti, non vi rivolgete mai a lui/lei dicendo “Sei un orco”, “Sei pazza”, “Non ti sopporta nessuno”, “Sei uguale a tua madre”…
  • Dove manca amore, seminate amore e raccoglierete amore. Anche se in quel momento non vi sentite di amarlo/a, fatelo! Come? Semplicemente con un atteggiamento diverso, dolce e non sulla difensiva. Fategli sentire che in quella casa è incredibilmente amato/a, accettato/a. In modo amorevole, fategli sapere che siete lì per trovare insieme la causa di quegli accessi d’ira con cui convive negli ultimi tempi. Credetemi, se vi costa stare insieme a una persona di questo tipo, conviverci, a quella persona costa ancor di più stare con se stessa.
  • Trovate un accordo. In un momento di “lucidità”, quando le acque si sono calmate, parlate della questione e fate sapere al vostro coniuge come vi sentite quando perde il controllo. Potete elaborare strategie o patti, come “Se vedo che inizi a perdere il controllo o a creare un ambiente sgradevole me ne vado – sola/o o con i figli – per evitare che ci tratti male, e questo sarà il segno del fatto che hai bisogno di tranquillizzarti”.

Noi esseri umani non siamo perfetti, ma perfettibili, per cui una personalità complicata avrà sempre la possibilità di migliorare, ma deve avere voglia di farlo.

Non è facile, ma è possibilissimo. Un aiuto professionale è utile per aiutare la persona a scoprire quali ferite emotive deve sanare e cos’è che la fa reagire in quel modo. Per i credenti, l’aiuto di Dio è sempre importante per guarire qualsiasi ferita interiore e riuscire a cambiare.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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