Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, ha ufficialmente accettato il titolo di primo e unico canonico onorario della basilica di San Giovanni in Laterano, ha riportato il quotidiano francese La Croix il 2 novembre 2017. Ad ogni buon conto, pur avendo confermato la sua intenzione di prenderne possesso, il presidente francese non ha indicato una data per la sua venuta a Roma.
Emmanuel Macron ha comunicato la decisione di accettare il suo titolo di canonico di onore a mezzo di una lettera indirizzata al Capitolo di San Giovanni in Laterano. Poco dopo la sua elezione, il 7 maggio scorso, il Capitolo della cattedrale del Pontefice l’aveva invitato a venire a prendere possesso del titolo riservato al Capo di Stato francese.
Nella lettera, il presidente francese conferma che conta di recarsi prossimamente a Roma per installarsi ufficialmente come canonico d’onore. Sotto la V Repubblica – la Costituzione in vigore in Francia dal 1958 – tre dei sette predecessori di Emmanuel Macron non hanno compiuto questo gesto: Georges Pompidou (1969-1974), François Mitterrand (1981-1995) e François Hollande (2012-2017) non si sono mai recati alla cattedrale di Roma.
Il capo di stato non precisa la data della sua venuta nella capitale italiana, che sarà pure l’occasione del suo primo incontro con il Santo Padre. Il 15 ottobre scorso Nathalie Loiseau, ministro francese per gli Affari europei, aveva in effetti dichiarato che Emmanuel Macron aveva il “desiderio” di incontrare Papa Francesco. Questo incontro potrebbe aver luogo alla fine dell’anno o all’inizio del 2018.
Una messa annuale per il bene e la prosperità della Francia
Il particolare legame tra il capo di stato francese e la basilica del Papa è vecchio di più secoli. Nel 1482, re Luigi XI ha fatto dono a San Giovanni in Laterano dell’abbazia di Clairac (Francia) e delle sue rendite. Nel 1604, Enrico IV conterò questa decisione e la rese pienamente effettiva. In contropartita, la basilica gli conferì il titolo di “primo ed unico canonico onorario”.
Ancora, ogni 13 dicembre – giorno della nascita di Enrico IV – viene celebrata una messa «per il bene e la prosperità della Francia» (Pro felici ac prospero statu Galliæ). In quest’occasione, il capo di stato francese – o piuttosto il suo rappresentante, l’ambasciatore di Francia presso la Santa Sede – viene incensato nel corso di una cerimonia liturgica. Malgrado la Rivoluzione francese e i cambiamenti di regime, la tradizione si è mantenuta.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]