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Se ne avessi l’opportunità, cosa scriveresti al diavolo? Questa canzone ci dà qualche idea

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Catholic Link - pubblicato il 25/10/17
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“Dear Wormwood” degli “Oh Hellos”di  Gisella Corti

Qualche tempo fa mi hanno raccomandato di ascoltare la canzone Dear Wormwood degli Oh Hellos, e il testo mi ha colpito molto perché era basato sul libro di C.S. Lewis Le lettere di Berlicche.

Per chi non ha avuto l’opportunità di leggerlo, è una raccolta delle lettere di Berlicche, un demone anziano e malvagio, a Malacoda, suo nipote, che ha iniziato di recente a esercitare il suo lavoro come demonio assegnato a una persona in particolare. Nel corso del libro, Berlicche fa varie raccomandazioni e offre diversi suggerimenti a Malacoda per portare sulla strada sbagliata l’uomo che gli è stato assegnato.

Gli Oh Hellos, band americana di folk composta dai fratelli Maggie e Tyler, ha scritto questa canzone come una lettera indirizzata dalla persona che viene tentata a Malacoda, il demonio che la tenta. Mi è sembrata ottima per riflettere su vari punti:

1. Farci pensare che non esiste è uno dei suoi successi

Perché? Perché non si può prendere in mano la situazione se non sappiamo che il diavolo, il peccato e la tentazione esistono. Non sto parlando di avere un atteggiamento eccessivamente scrupoloso pensando che tutto ciò che facciamo sia peccato, ma è importante sapere che il diavolo esiste, che siamo nati feriti dal peccato e che Gesù ci ha salvati con la sua morte e resurrezione, ma anche che ci ha creati liberi per poter amare. È allora importante avere chiaro che la possibilità di peccare esiste e che abbiamo il sacramento del Battesimo e della riconciliazione per lavare tutti i nostri peccati e rinnovare la nostra amicizia con Lui.

2. La paura come tentazione

Spesso teniamo conto delle tentazioni dei peccati gravi o più comuni, ma ci sono alcune tentazioni della cui esistenza non ci rendiamo conto. La paura, ad esempio. Provare paura è la cosa più normale del mondo, un’emozione sperimentata da ogni essere umano, ma cosa succede quando questa paura ci paralizza di fronte all’opportunità di fare cose positive, di aiutare o di crescere come persone e avvicinarci di più a Gesù? La paura può impedirci di essere davvero noi stessi, di essere le persone che Gesù ci chiama ad essere.

3. L’importanza di conoscerci

Dobbiamo conoscerci con i nostri punti di forza e le nostre debolezze e imparare ad avere nei nostri confronti uno sguardo pieno di sincerità, ma anche d’amore. Gesù è morto per noi, per ciascuno, conoscendo perfettamente tutto ciò che siamo e amandoci più di chiunque altro. È molto importante crescere in questo, perché siamo persone con emozioni, con una storia personale che attraversa tutti gli aspetti della nostra vita. Una volta che ci conosciamo possiamo pensare di amare meglio Dio e i nostri fratelli, e possiamo anche capire meglio e non giudicare gli altri che hanno i nostri stessi momenti di debolezza.

4. Vincere con Cristo

Quanto è importante sapere che anche se ci sforziamo al massimo senza Gesù non possiamo fare molto ed è davvero difficile! Ma con Lui nulla è impossibile. Per questo ci ha lasciato tutti i sacramenti per ricevere la grazia che ci purifica e ci dà nuova forza. Sentire l’amore di Dio per noi ci aiuta ad amarlo di più e ad essere più grati, aumenta la nostra fiducia e ci invita a non aver paura di ascoltare il progetto che Dio ha in serbo per noi.

Vi raccomando di leggere Le lettere di Berlicche e vi lascio il testo della canzone tradotto per poter riflettere:

Caro Malacoda,

Quando ero bambino non ascoltavo neanche una sola parola di quello che dicevi.

Le cose che mi spaventavano erano tutte nascoste sotto il mio letto.

Ma sono passati gli anni, e tu mi hai insegnato a nascondermi.

Mi hai insegnato a chiamare scappatoie le cose in cui credevo.

Ora so chi sei. Oltre la soglia ho visto un mondo più brillante, al di là di me stesso,

e nel mio momento di debolezza eri lì per vedere il mio coraggio fallire,

ma sono passati gli anni e mi hai insegnato a sedermi e ad aspettare,

progettando senza agire, diventando lentamente ciò che odio.

Ora so chi sei. Ti ho sempre conosciuto, sei sempre stato nella mia mente,

ma ora ti capisco, e non farò parte dei tuoi piani.

Ora so chi sei e tutto ciò che hai fatto di me.

Ora so chi sei e ti dichiaro mio nemico.

Ora so chi sei, e so chi voglio essere io.

Voglio essere più di questo demonio dentro di me.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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