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Cosa significa “essere pronti”? Comprendere che le cose accadono oggi non domani

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Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 24/10/17
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Il commento al Vangelo di oggi di don Luigi Maria EpicocoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!». (Luca 12, 35-38)

Essere pronti. E’ la condizione che Gesù domanda nel Vangelo di oggi. Essere pronti singifica comprendere che le cose accadono oggi non domani. Che la vita la si gioca in questo istante e non in un futuro prossimo. Essere pronti significa vivere la propria vita sempre con quel vestito buono che conserviamo solo per le grandi occasioni. Dio è uno che ama le improvvisate. Questo è il motivo per cui la cosa migliore che possiamo fare è tenerci pronti, così che quando Egli dirà “Via” noi cominceremo a correre senza tentennamenti verso “casa”, verso ciò che ci rende felici.

#dalvangelodioggi

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