Al prestigioso college “Balliol” gli evangelici sono stati etichettati come “danni potenziali”. Un brutto episodio di intolleranza. Non basta la parziale retromarcia per rimediare ad una clamorosa gaffe
Il comitato universitario di uno dei più prestigiosi college dell’università di Oxford, il Balliol, ha vietato a una delle sue più grandi organizzazioni studentesche, l’Unione cristiana (Uc), di partecipare all’annuale fiera delle matricole con uno stand.
“Scusante per l’omofobia”
Il motivo, scritto nero su bianco e inviato al rappresentante dell’Unione via email, riguarda proprio la fede cristiana che «procura danno» ed è stata usata storicamente come «una scusante per l’omofobia e certe forme di neocolonialismo». La presenza dell’Uc, dunque, potrebbe «causare un danno potenziale alle matricole» (Tempi,it, 12 ottobre).
L’email è stata visionata dal Telegraph (12 ottobre). Mettere al bando la Uc dalla fiera delle matricole, prosegue il testo, «potrebbe essere un modo per aiutare ad evitare che uno studente possa sentirsi da subito non gradito al Balliol».
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“Spazio laico”
Il comitato universitario ha sempre inteso la fiera come «uno spazio laico» e la decisione di escludere i cristiani è nata per evitare che, «non potendo garantire uno stand a ogni principale credo religioso», uno studente di una fede non rappresentata «soffra» nel vedere che le altre invece sono rappresentate.
Il “dramma” di molti studenti di colore
Infatti, «molti studenti, soprattutto di colore o di altre fedi [rispetto al cristianesimo] potrebbero già sentirsi alienati e vulnerabili a Oxford, un’università con una pessima reputazione per quanto riguarda razzismo e mancanza di diversità, nonché una città che ha a malapena luoghi di culto appropriati per non cristiani».
“Nel nome della compassione”
Dunque, «nel nome della compassione, speriamo che sarete d’accordo con noi [nel voler evitare] un possibile danno a quelle matricole che sono già così gravemente svantaggiate».
Freddie Potts, vicepresidente della Junior Common Room, l’associazione che riunisce tutti i collegiali in corso per la laurea breve, nonché portavoce della campagna universitaria anti-cristiana, è stato l’artefice di questo guazzabuglio di argomentazioni (Il Foglio, 12 ottobre).
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Il “rimedio”
A seguito delle vivaci proteste dell’Università di Oxford stessa, e del reverendo del college, Nigel Genders, responsabile dell’educazione per la chiesa anglicana – che hanno accusato di violazione del free speech e della libertà religiosa – è stata concessa dal comitato studentesco la presenza di uno stand “multiconfessionale”, per dare informazioni sulle diverse presenze religiose universitarie.
IN FUTURO TORNERA’ LO STAND
Uno spazio in cui, però, non sarebbe comunque prevista la presenza degli studenti dell’Unione Cristiana, né la possibilità per loro di distribuire opuscoli informativi. Nelle future fiere delle matricole, come preannunciato da un portavoce del Balliol College, che si è felicitato per la soluzione trovata (sic!), all’associazione cristiana sarà concesso uno spazio, perché “il Balliol è tollerante” (L’Occidentale, 12 ottobre).
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