San Paolo usava l’armatura di un soldato romano per simboleggiare il necessario per servire nell’esercito di DioNella sua lettera agli Efesini, San Paolo conclude incoraggiando la comunità cristiana dicendo: Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo (Ef 6, 10-11).
Passa poi a elencare le varie componenti di questa armatura spirituale:
State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio (Ef 6, 14-17).
È un passo affascinante che attira molti per via della terminologia militare. L’armatura di Dio viene spesso raffigurata nell’arte religiosa, così come nelle rappresentazioni di San Paolo. Il santo usava questa analogia per collegarsi a chi lo ascoltava almeno a due livelli diversi.
In primo luogo, la città di Efeso era di grande importanza nell’Impero romano e il fulcro commerciale della regione. La presenza dei romani era fortemente sentita, e la gente aveva familiarità con l’armatura di un tipico soldato romano. Oltre a questo, Efeso ospitava lotte tra gladiatori nel suo stadio, e i residenti sapevano bene delle fiere battaglie che vi avevano luogo.
Dall’altro lato, la popolazione ebraica della città aveva familiarità con l’armatura divina menzionata nell’Antico Testamento. In particolare, San Paolo attinge a questo passo di Isaia:
Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l’elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto (Is 59, 17).
La terminologia si ritrova anche nel libro della Sapienza, in un altro passo a cui allude Paolo:
Egli prenderà per armatura il suo zelo e userà come arma il creato per punire i nemici, indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio imparziale, prenderà come scudo la santità invincibile, affilerà la sua collera inesorabile come spada e l’universo combatterà con lui contro gli insensati (Sap 5, 17-20).
Lo scudo e la spada sono due delle parti più importanti dell’armatura di Dio, e rappresentano rispettivamente la fede e i Vangeli (e la Bibbia in generale). Questo appare sottolineato quando considerato nel contesto militare romano, visto che quando un legionario prendeva lo scudo correva verso il nemico con tutta la forza nel tentativo di sopraffarlo. Poi si inginocchiava dietro lo scudo e combatteva da dietro di esso. La fede è una parte centrale degli insegnamenti di San Paolo, e quindi è giusto che egli abbia scritto dello “scudo di fede” da usare nel combattimento spirituale.
Spesso sottovalutiamo gli aspetti spirituali delle nostre battaglie nella vita, ma l’armatura di Dio – con verità, giustizia, pace, fede, salvezza e la Parola di Dio – è una via sicura per la vittoria sui nostri nemici spirituali.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]