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5 classiche barzellette cattoliche

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Daniel R. Esparza - Aleteia USA - pubblicato il 27/09/17
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“Un gesuita, un domenicano e un trappista vengono abbandonati su un’isola deserta…”Nel caso non lo sapeste, alcuni santi erano noti per il loro senso dell’umorismo. San Filippo Neri, san Francesco di Sales e santa Teresa d’Avila, ad esempio, erano conosciuti non solo per la loro vita esemplare, ma anche perché sapevano bene come usare uno scherzo per ottenere l’effetto corretto. Ma non è necessario risalire al XVI e al XVII secolo per trovare esempi di buonumore nella Chiesa. Si dice, ad esempio, che quando un giornalista chiese a Papa Giovanni XXIII (regnante dal 1958 al 1963) quante persone lavorassero in Vaticano il Pontefice si fermò, ci pensò un attimo e poi rispose: “Circa la metà”.

Vorremmo quindi offrirvi cinque famose barzellette cattoliche. Forse una o due vi risulteranno nuove. Condividetele con i vostri amici domenicani, francescani, gesuiti o trappisti!

 1) Un gesuita, un domenicano e un francescano camminano lungo una vecchia strada, dibattendo sulla grandezza dei loro ordini. All’improvviso hanno un’apparizione della Sacra Famiglia, con Gesù in una mangiatoia e Maria e Giuseppe chini su di lui a pregare. Il francescano si getta a terra, sopraffatto dallo stupore alla vista di Dio nato in quella povertà. Il domenicano si inginocchia, adorando lo splendido riflesso della Trinità e la Sacra Famiglia. Il gesuita va verso Giuseppe, gli mette un braccio intorno alle spalle e dice: “Allora, avete pensato a dove mandarlo a scuola?”

2) Un francescano e un domenicano stanno discutendo su quale sia l’ordine più grande tra i loro. Dopo mesi di dibattito, decidono di chiedere a Dio una risposta quando moriranno. Anni dopo si incontrano in Paradiso e vanno davanti al trono di Dio per risolvere l’antico disaccordo. Dio sembra un po’ stupito dalla domanda e dice loro che risponderà per iscritto qualche giorno più tardi. Dopo averci pensato molto, invia questo messaggio:

Figli miei,
Vi prego di smettere di discutere su questioni così banali. Entrambi gli ordini sono grandi e buoni ai miei occhi.
Rispettosamente,
Dio, OP

3) Ci sono un gesuita e un francescano a cena. A un certo punto viene servita loro la torta salata. Ci sono due pezzi di torta, uno piccolo e uno grande. Il gesuita si allunga a prendere quello più grande. Il francescano protesta: “San Francesco ci ha sempre insegnato a prendere la parte peggiore”. E il gesuita replica: “Ce l’hai”.



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4) San Benedetto, Sant’Ignazio, San Domenico e San Francesco sono in Paradiso e discutono su quale dei loro carismi sia più antico. San Benedetto dice: “Nel giardino dell’Eden esistevano solo lavoro e preghiera, ‘Ora et Labora’, e quindi noi siamo i primi”. Domenico salta su e dice: “Aspetta. Per creare l’Eden Dio ha dovuto parlare, e quindi prima c’è stata la Parola. I domenicani sono più antichi”. Ignazio, sentendosi piuttosto sicuro, dice: “Ma ancor prima c’era il caos, e il Signore ha dato al creato struttura e ordine. I gesuiti sono chiaramente i primi”. Ridacchiando tra sé, Francesco concorda: “Hai ragione. Prima è venuto il caos!”

5) Un gesuita, un domenicano e un trappista vengono abbandonati su un’isola deserta. Trovano una lampada magica, e dopo qualche discussione decidono di sfregarla. Appare quindi un genio che offre loro tre desideri. Decidono così, per senso di giustizia, che ciascuno possa esprimerne uno. Il gesuita dice di voler insegnare all’università più famosa del mondo e puf!, scompare. Il domenicano vuole predicare nella chiesa più grande del mondo e puf!, scompare. Il trappista dice: “Ehi, il mio desiderio è già stato esaudito!”.

(Tratti da Ignatian Spirituality, Breaking in the Habit e FishEaters.com)

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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