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Cardinale Nycz di Varsavia: Aleteia è una risposta all’appello post-conciliare all’evangelizzazione

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Kamil Szumotalski - Aleteia Polonia - pubblicato il 15/09/17
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Aleteia risponde all’appello all’evangelizzazione formulato durante il Concilio Vaticano II, ha indicato il cardinale Kazimierz Nycz durante la Messa celebrata a Varsavia per i rappresentanti delle industrie creative, un’Eucaristia di ringraziamento per il primo anno di attività di questa iniziativa internazionale in Polonia.

“Volevamo ringraziare Dio per quello a cui ha dato origine un anno fa e per tutto ciò che è accaduto da allora nell’edizione polacca di questo portale on-line di evangelizzazione”, ha sottolineato il cardinale durante la Messa. L’arcivescovo di Varsavia ha aggiunto che la celebrazione è stata anche un’opportunità per ringraziare gli amici francesi, fondamentali per la realizzazione di questo progetto, e tutti coloro che portano avanti questa missione in molti Paesi e che l’hanno portata anche in Polonia.



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Riferendosi al luogo della celebrazione, la chiesa per gli artisti, gli scrittori e i rappresentanti di altre industrie creative, il porporato ha osservato che si erano riuniti in quella chiesa tutti coloro che vogliono lasciare un’impronta duratura nella cultura, nelle arti e in tutte le questioni importanti della vita della Chiesa. “In questo senso, siete venuti a ringraziare il Signore come comunità realmente creativa al cuore della Chiesa”, ha detto il metropolita di Varsavia agli editori di Aleteia Polonia.

Il cardinale Nycz ha sottolineato come la Chiesa parli da molto tempo dell’evangelizzazione, anche se molti pensano che il primo a proporre l’idea sia stato San Giovanni Paolo II. In realtà è stata l’esortazione di Papa Paolo VI Evangelii Nuntiandi del 1975, che enumerò tutte le sfide principali che la Chiesa deve affrontare a questo riguardo. “Aleteia in tutte le sue versioni linguistiche sembra rispondere a questo appello post-conciliare all’evangelizzazione che Dio vuole che assuma la Chiesa”, ha sottolineato il porporato, aggingendo che la creatività degli autori e dei collaboratori del portale si esprime non solo nei contenuti forniti, relativi ai documenti della Chiesa e all’insegnamento dei Papi negli anni recenti, ma anche nell’applicazione di strumenti e metodi di evangelizzazione all’avanguardia.

Commentando le letture del giorno, la Lettera ai Colossesi e la versione di San Luca delle Beatitudini, il cardinale Nycz ha sottolineato che entrambi i testi puntano all’essenza dell’evengelizzazione, predicando il Cristo crocifisso e risorto, aggiungendo che questo è il più grande dono offerto da Cristo alla Sua Chiesa: predicare e condividere con altri il Vangelo che ha il potere di salvezza.

La Messa è stata concelebrata dall’arcivescovo Stanisław Budzik di Lublino e da molti sacerdoti, tra i quali padre Paweł Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza Episcopale Polacca.

Dopo la Messa, il primo compleanno dell’edizione polacca di Aleteia è stato festeggiato con un galà speciale e un banchetto nella sala conferenze della Conferenza Episcopale Polacca. L’arcivescovo Budzik ha auspicato che Aleteia spiani sempre la strada alla scoperta della verità su Dio e sull’uomo nella Chiesa e che insegni sempre l’amore, visto che la verità senza amore è crudele e un amore senza verità è cieco. Il metropolita di Lublino ha anche sottolineato come Aleteia abbia un importante ruolo da giocare nella nuova evangelizzazione, per scoprire e costruire un’identità cristiana nel mondo di oggi.



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L’indiscutibile contributo del sito web è stato rimarcato anche da Marcin Przeciszewski, direttore dell’Agenzia di Notizie Cattolica Polacca. “Stiamo testimoniando un successo senza precedenti di un portale religioso in Polonia. Siamo estremamente felici e grati ai nostri lettori, che voi rappresentate”. Przeciszewski ha spiegato che il successo consiste nel dare testimonianza e nell’ispirare “un modo cristiano di vita quotidiana, in linea con il Vangelo: come essere un uomo d’affari, un imprenditore, una madre, un padre cattolico, come vivere in famiglia e come amare e vivere di più”. In Polonia, ha indicato, la gente anela a ricevere un messaggio di questo tipo.

Il Direttore Generale di Aleteia, Pierre-Marie Dumont, ha parlato delle ispirazioni che hanno contribuito alla creazione dell’edizione polacca del portale, confessando: “Da quando sono diventato direttore di Aleteia ho deciso di avviare l’opera in Polonia. È in Polonia e nell’Europa orientale che constatiamo un rinnovamento spirituale che l’Occidente ignora e di cui tuttavia ha disperatamente bisogno”. A differenza della Chiesa in Europa Occidentale, ha aggiunto, la Polonia sta ancora raccogliendo i frutti positivi del Concilio Vaticano II. “La Nuova Evangelizzazione inizia quando tutti i cristiani sono fedeli alla loro vocazione, svolgendo il proprio dovere in famiglia e sul posto di lavoro, essendo immagine dell’amore e della misericordia di Cristo. Tutto questo è sottolineare l’unità dei cristiani”.

Dumont ha anche ricordato che, contrariamente alle tendenze presenti in Europa Occidentale, i giornalisti cattolici dovrebbero essere ispirati nella loro opera dallo Spirito Santo e dal messaggio delle Beatitudini. Questa ispirazione divina, ha commentato, è tangibile nell’opera degli editori e dei collaboratori di Aleteia Polonia, insostituibili nella creazione congiunta di questi sito web internazionale.

Anche Anna Sosnowska, alla guida di Aleteia Polonia (Aleteia Polska), ha sottolineato come il successo del portale polacco sia frutto di uno sforzo di collaborazione dei laici cattolici che godono della fiducia della Chiesa e desiderano creare una comunità on-line che affronti questioni importanti in modo equilibrato.

“Vogliamo parlare in modo calmo e pacifico di ciò che è più fondamentale”, ha sottolineato la Sosnowska, ringraziando anche il cardinal Nycz e l’arcivescovo Budzik per la fiducia che i vescovi polacchi ripongono negli autori di Aleteia Polonia: “È di fondamentale importanza che la Chiesa abbia fiducia in noi, laici cattolici che amano profondamente la Chiesa”.

 

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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