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400 bambini di un ex orfanotrofio cattolico abusati e maltrattati in Scozia. E’ davvero così?

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 11/09/17
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Il governo promette indagini. Chi abita vicino al cimitero accusa le religiose. Che replicano: nessuna prova contro di noi

Macabra scoperta in Scozia dove è emersa l’esistenza di una fossa comune contenente i corpi di almeno 402 tra neonati e bambini deceduti tra il 1863 e il 1981 nell’ex orfanotrofio cattolico di Smyllum Park. A rivelarlo è stata un’inchiesta del programma “File on Four” di BBC Radio 4 e del domenicale Sunday Post (10 settembre).

L’istituto, che era gestito da suore della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, aveva già ammesso la sepoltura di 158 bambini ma ora si è appreso che nella fossa comune nel cimitero a Lanarkshire i corpicini sono diverse centinaia (La Stampa, 10 settembre).



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VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE?

La maggior parte dei decessi, secondo l’inchiesta, si è verificata tra il 1870 e il 1981. Molti a causa delle malattie dell’epoca, come tubercolosi e polmonite, altri, secondo i residenti della zona, probabilmente a causa delle violenze fisiche e psicologiche perpetrate dalle suore che gestivano la struttura ai danni dei minori.

LE SUORE SMENTISCONO

Queste accuse, tra l’altro, hanno ispirato la campagna Scottish Child Abuse Inquiry contro gli abusi nella chiesa scozzese. Le suore della Carità hanno ribattuto, scrive sempre il Sunday Times, che non c’è alcuna prova dei maltrattamenti e che le accuse sono “misteriose”.



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IL GOVERNO: FAREMO LUCE

L’ex primo ministro, Jack McConnell, a nome del governo scozzese, ha assicurato che verrà fatto il possibile per conoscere la verità: «È straziante scoprire che molti bambini sono stati sepolti in queste tombe anonime. Dopo tanti anni di silenzio, ora dobbiamo conoscere la verità di quanto è successo qui» (La Repubblica, 10 settembre).

I parenti dei bambini sepolti a Smyllum chiedono anche un’indagine mirata sul cimitero con l’uso di radar per stabilire se ci sono ancora altri corpi seppelliti nella zona.


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IL PRECEDENTE A TUAM

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PAUL FAITH / AFP

Pochi mesi fa, a marzo, era stata scoperta una fossa comune ancora più grande in Irlanda. Nei pressi di un ex orfanotrofio cattolico a Tuam, nella contea di Galway, gestito dalle suore del Bon Secour tra il 1925 e il 1961, erano stati trovati i corpi di 800 bambini.

Nella fossa c’erano i resti dei cadaveri di centinaia tra feti, neonati e bambini. Vittime di malattie, povertà e malnutrizione. Senza escludere, anche in questo caso, abusi e violenze (Nanopress.it), ma anche tenendo conto che – almeno nel caso di Tuam – la stampa tese a ricamare sulla vicenda omettendo informazioni utili a contestualizzare almeno parzialmente la vicenda (Aleteia).

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