Una cooperativa di ragazzi apre un ristorante, la Cuccumella, dopo la tragedia della slavina che uccise 29 persone nell’Hotel Rigopiano in AbruzzoE’ una bella storia quella che comincia da una tragedia, quella maledetta della slavina che investì il Resort di Rigopiano, uccidendo diverse persone e sprofondando la zona della Vestina, in Abruzzo, in crisi economica, e finisce con la Caritas diocesana di Pescara-Penne che aiuta 7 giovani disoccupati che lavoravano nella struttura alberghiera ad aprire un ristorante, e dare così modo a loro, alle loro famiglie, e a quelle del piccolo comune di Farindola di rinascere grazie all’indotto.
A soli sei mesi dalla terribile valanga che lo scorso 18 gennaio ha spazzato via l’Hotel Rigopiano insieme alla vita di 29 persone, tra cui quelle di alcuni giovani dipendenti del resort, ieri a Farindola (Pescara) la speranza è ripartita dal ristorante, pizzeria e albergo La Cuccumella, tratto dal nome dialettale di un recipiente. Una nuova attività economica sostenuta dalla Chiesa italiana, che ha investito 250 mila euro di fondi dell’otto per mille con l’auspicio che torni a essere quel volano per l’economia locale che è stato l’Hotel Rigopiano.
Non a caso, alla cerimonia inaugurale ha voluto partecipare personalmente il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino: «A differenza di qualche mese fa – esordisce il presule -, le lacrime di stasera sono di speranza. La speranza di un gruppo di ragazzi che si ritrovano insieme, con il coraggio e la voglia di ricominciare. Ma tante volte non basta sperare o volere, serve qualcuno che ti dia una mano e che oltre alle parole ci metta la faccia. Ecco, la Chiesa italiana lo sta facendo non da oggi. Avete tutti ringraziato la Cei, ma sono io che ringrazio voi perché i soldi che abbiamo riportato qui sono vostri. Abbiamo riportato qui i soldi dell’otto per mille, come li riportiamo ogni volta che si costruisce una chiesa nuova o un nuovo centro pastorale» (La Porzione, 24 luglio).
La Caritas è entrata in contatto con i ragazzi del territorio con cui hanno iniziato una fase di ascolto psicologico e professionale. Reagire con una Cooperativa che ha riaperto questo ristorante grazie al finanziamento della CEI. Corrado De Dominicis, della Caritas diocesana ci spiega: “Ci siamo fatti prossimi quando il clamore mediatico si era affievolito. Noi da subito abbiamo fatto quello che potevamo, anche attraverso il parroco di Farindola, e siamo rimasti “sotto traccia”. Successivamente alla tragedia ci siamo organizzati come diocesi per un momento di preghiera, e in quella occasione abbiamo incontrato i ragazzi che lavoravano nel Resort. Abbiamo portato anche uno psicologo per fare un accompagnamento loro e delle loro famiglie a 360 gradi, ed è lì che è iniziato il nostro accompagnamento anche pratico, richiedendo un business plan da presentare alla Caritas Italiana, e aiutandoli sul territorio con quelle aziende che già ora collaborano con noi mettendoli in comunicazione esse perché potessero aiutare il progetto a partire senza sostenere costi eccessivi”.
Costante il ruolo della Chiesa in questo progetto ideato solo dopo un meticoloso lavoro di prossimità della Caritas locale con gli abitanti del territorio. «Siamo stati presenti – afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – per sostenere spiritualmente e psicologicamente, con professionisti e volontari, coloro che direttamente o indirettamente sono stati coinvolti nella tragedia dello scorso 18 gennaio e Tu.Te.Ve. è, sicuramente, il risultato di un percorso intrapreso insieme» (La porzione, 21 luglio).
E’ un progetto che in effetti sostiene prima di tutto un territorio e che in appena 6 mesi dal disastro ha permesso di ripartire con il ristorante La Cuccumella, gestito dalla cooperativa “Tu.Te.Ve (Turismo, Terre, Vestine)”, presieduta da Paolo Misero, in questa realtà oltre agli ex lavoratori del resort, anche i soci di Wolf Tour per la promozione sul territorio di questa nuova struttura che aprirà definitivamente i battenti giovedì 27 luglio. Il ristorante, la Cuccumella è specializzato in cucina tradizionale abruzzese ma è anche pizzeria, e ha 5 camere da letto e piscina a disposizione dei clienti.
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