L’ex Prefetto della Congregazione delle cause dei santi muove le acque in Vaticano per ottenere un pronunciamento dall’alto sulla decisione delle Missionarie della carità di far pagare per ogni utilizzo d’immagine del sari della fondatrice
Interrogazione del cardinal Saraiva Martins al Vaticano sui diritti d’autore riguardo all’abito delle religiose di Madre Teresa.
Papa Francesco potrebbe intervenire nella questione del copyright posta sul sari bianco e blu delle Missionarie della carità: è quanto afferma il cardinal José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle cause dei santi (l’informazione è diffusa dalla rivista italiana Panorama).
La casa generalizia delle Missionarie della carità a Calcutta ha deciso, effettivamente, di tutelare con copyright il diritto di riprodurre il famoso abito delle religiose di Madre Teresa. Obbligando così a pagare dei diritti per utilizzare l’immagine di questo sari, sia a fini umanitari, sia di foto, di film, di libri…
Santa Madre Teresa di Calcutta è un simbolo universale, amata da credenti e non credenti, ha affermato il cardinale Saraiva Martins, che fa pervenire formalmente un’interrogazione nelle sfere di Santa Marta: «Sarebbe assurdo fare pagare una tassa sul suo sari bianco striato in blu».
È la prima volta che un abito religioso, simbolo del dono di sé a tutti, diventa così un marchio commerciale sottoposto a copyright. Lo scorso 10 luglio, l’agenzia ufficiale delle Pontificie Opere Missionarie Asianews aveva annunciato che le autorità indiane avevano accettato la registrazione del copyright. Una decisione presa nel 2016, stando ad Asianews.
In qualità di prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Saraiva Martins aveva all’epoca firmato il decreto di eroicità delle virtù di Madre Teresa. La religiosa è stata canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]