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Bilocazione: parlava con gli indigeni a 15.000 chilometri di distanza

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Alvaro Real - pubblicato il 30/06/17
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Suor María de Jesús , l’evangelizzatrice del Nuovo Mondo che non uscì mai dal suo convento in Spagna

Nel 1630 un frate francescano portoghese trovò, nel Nuovo Mondo, degli indigeni che avevano delle croci fatte con i rami. Gli indigeni spiegarono al religioso che una “Signora vestita d’azzurro” aveva detto loro come farle e aveva parlato loro di Dio. Alonso de Benavides ne restò stupito, perché era la prima volta che questi indiani erano entrati in contatto con la fede e con un evangelizzatore.

Indagò sull’accaduto, chiese ai nativi di descrivergli questa “Signora vestita d’azzurro” e dopo molte ricerche riuscì a trovare questa donna. Si chiamava Suor María de Jesús e si trovava nel monastero di Agreda, in Spagna. La cosa curiosa è che questa donna era a 15.000 chilometri di distanza e non aveva mai lasciato il convento. Come era possibile tutto ciò?

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La vita di Suor María Jesús de Ágreda è stata piena di mistero e di curiosità. Secondo quanto riferito dalle altre suore, entrava regolarmente in estasi e raccontava anche dei sui viaggi spirituali per terre sconosciute. La sua testimonianza si diffuse rapidamente e persino il Tribunale del Sant’Uffizio investigò gli eventi, dando ragione alla religiosa. Si trattava di bilocazione, un dono mistico che permette a chi lo possiede di essere in due posti contemporaneamente.

Suor María Jesús de Ágreda, apparentemente, non aveva mai lasciato il convento, eppure è diventata uno delle più importanti evangelizzatrici del Nuovo Mondo.


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La sua figura fu molto importante, e all’epoca fu molto conosciuta. Re Filippo IV la ebbe come consigliera reale. Ci sono molte lettere tra il re e la religiosa, rimaste fino ai giorni nostri. Il re aveva perso il figlio maggiore ed erede Baltasar Carlos d’Austria; caduto in depressione, decise di parlare con la religiosa per ricevere conforto e chiedere dell’anima di suo figlio. In quel momento nacque un rapporto d’amicizia.

Il corpo di Suor María Jesús de Agreda è ancora conservato nel convento dove fu badessa, che apparentemente non abbandonò mai. È esposto al pubblico ed è incorrotto dal 1665. È nota come La Venerabile, Suor Maria, o Madre Ágreda, e i suoi scritti sono tra i più importanti in materia di mistica.

Le sue opere “controverse”

Madre Agreda è considerata una delle più grandi mistiche della storia della Chiesa Cattolica. Ma non sempre fu così. Aveva numerose malattie, tentazioni e visioni. Era conosciuta per le sue penitenze e mortificazioni, e per la sua difesa dell’Immacolata Concezione della Vergine. La sua opera più nota è “Mistica città di Dio“, che l’Inquisizione del tempo proibì.

Dopo un accurato studio, fu rapidamente tolto dall’Indice dei libri proibiti, e ora le sue opere hanno l’imprimatur della Chiesa cattolica. In “Mistica città di Dio” parla degli esercizi quotidiani e della dottrina per realizzare opere con maggiore perfezione.

Ne emerge la spiritualità mariana, il culto della Vergine e le invocazioni alla Madre di Dio come Regina e Signora, Madre e Maestra della Chiesa.

Attualmente è possibile visitare il monastero e anche il museo sulla religiosa, che si trova nella città di Agreda, a Soria (in Spagna).

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]
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